Inzaghi: «Lazio umile e niente calcoli»

Leggo (E.Sarzanini) – Vuole la finale come regalo di compleanno. Simone Inzaghi, che domani compie 41 anni, spera di festeggiare eliminando la Roma dalla Coppa Italia: «Anche perché se siamo arrivati fino a qui ce lo meritiamo». Si parte dal 2-0 ottenuto dai biancocelesti all’andata un risultato importante ma guai a pensare di essere già in finale: «E’ finito solo il primo tempo – spiega il tecnico -. Siamo in vantaggio ma non faremo calcoli sul risultato, andremo a giocare la nostra partita. Alla vigilia le nostre possibilità non erano altissime, ora è come se fosse diventata una partita secca. Dovremo giocare ancora sopra le righe». Dall’altra parte invece in più di un’occasione sono stati lanciati proclami di rimonta: «Quello che succede in casa loro non m’interessa più di tanto. Noi abbiamo un grandissimo rispetto della Roma e del suo allenatore. Dovremmo fare una partita umile e di sacrificio, fermo restando che siamo consapevoli delle nostre forze. Se siamo arrivati fin qui ce lo siamo meritato e abbiamo una grande determinazione per arrivare in finale».

Poi la ricetta per vincere la stracittadina: «Dovremo fare una partita umile e di sacrificio. Siamo consapevoli delle nostre forze. Servono tanto cuore e tanta testa, ma soprattutto l’umiltà». Stasera si vedrà nuovamente l’Olimpico delle grandi occasioni con oltre 50mila tifosi in gran parte giallorossi, questo però non spaventa il tecnico: «Ma i nostri sostenitori non faranno sentire la differenza: li conosco, saranno al nostro fianco e cercheranno di spingerci fino alla finale». Forte del 2-0 ottenuto all’andata alla Lazio basterebbe un gol per chiudere seppur virtualmente la pratica, Inzaghi però non si fida troppo: «Sarebbe molto importante segnare, ma non basterebbe: ricordiamoci com’è andata Barcellona-Psg». Un anno fa la sua prima panchina in Serie A, nessuno avrebbe puntato sulla permanenza del tecnico in biancoceleste: «Sono orgoglioso anche perché sto qua dal 1999 e ormai sono tifoso di questa squadra, diventarne allenatore è stato qualcosa di speciale, che ho voluto fortissimamente. Ho trovato grandissima complicità con staff, società e giocatori, tutti mi hanno dato grandissima disponibilità. Ora mancano questi ultimi due mesi che saranno determinanti per noi».

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