Il pallone ritrovato. All’alba del terzo allenamento a Riscone si è rivista la palla. Prima, dopo e durante si è rivisto anche tutto il resto: quasi 7 chilometri di corsa mattutina sotto la pioggia, stretching, aerobica, corsa pomeridiana con dei sacchi sulle spalle e tanto altro. Con i famigerati e temutissimi gradoni zemaniani, invece, l’appuntamento dovrebbe essere per oggi. La cura boema, comunque, sta già mietendo le prime piccolissime vittime: Simplicio e Juan, i più stremati del gruppo insieme a Pizarro e Okaka, sono usciti prima dalla seconda seduta, Osvaldo ha sentito una fitta alla schiena (lombalgia, ma questa mattina dovrebbe allenarsi regolarmente) e Dodò ha continuato a lavorare a parte (anche sul campo). «I fastidi sono normali anche perché l’allenamento è sinonimo di adattamento», ha spiegato il preparatore atletico Ferola. Accanto a lui, in conferenza stampa, c’erano il collaboratore tecnico Modica e l’allenatore in seconda Cangelosi. «Dopo tredici anni – ha raccontato il secondo – ho ritrovato un Totti più maturo, sempre allegro ma più al servizio della squadra». Oggi, invece, parlerà Zeman. Dal 2 all’11 agosto, salvo miracolosi ripescaggi europei per disgrazie altrui, seconda parte di ritiro a Irdning, in Austria.
Il Tempo – Matteo De Santis
