Il Romanista – De Sanctis saluta e arriva

Morgan De Sanctis Hilton Rome Airport PR

«Mi raccomando non mi sfottete troppo». Di fatto quello di Morgan De Sanctis è stato un saluto a Napoli e al Napoli anche se arrivato da Dimaro. Ovvero dal Trentino dove la squadra di Rafa Benitez è in ritiro. Un addio di cui si sa da tempo ma ribadito nella serata di domenica nella piazza principale del piccolo paese nella Val di Sole dove si teneva lo Spettacolo Made In Sud. Ad assistere tutto il Napoli, presidente De Laurentiis compreso. E c’era anche Morgan De Sanctis, l’ormai imminente nuovo numero uno della Roma. Il portiere, al termine dello show, è andato a salutare e ad abbracciare alcuni dei protagonisti dello spettacolo e ha rilasciato alcune inequivocabili dichiarazioni raccolte dal sito napolicalciolive.com: «Se torno a Napoli? Dipende. Se vinco con la Roma non ci posso tornare, altrimenti mi fermo volentieri. L’anno prossimo gioco nella Roma. Mi raccomando non mi sfottete troppo». Insomma manca solo l’annuncio ufficiale per il passaggio di De Sanctis alla Roma. Questione di ore. Bisognerà attendere ancora poco per vederlo nella Capitale e a Trigoria. In molti si aspettavano che già ieri potesse effettuare le visite mediche. Così non è stato, serve ancora un po’ di pazienza.

 

Magari già oggi o più probabilmente domani o giovedì, prima della partenza per Salonicco dove venerdì è in programma l’amichevole contro l’Aris. Ieri intanto il giocatore si è allenato con i compagni di squadra a Dimaro e per lui sono arrivati tanti cori da parte dei tifosi che gli chiedono di restare. Non sarà così, De Sanctis prenderà la strada di Roma e la maglia sudata dell’allenamento regalata ieri a un tifoso è stata interpretata da molti come un gesto di addio per la società e per la squadra in cui è stato per 4 anni, con la quale è tornato a grandi livelli dopo la parentesi all’estero. Il Galatasaray e ancora prima il Siviglia, scelto facendo leva sulla rescissione d’ufficio del contratto che lo legava all’Udinese chiesta e ottenuta della FIFA grazie alla norma secondo la quale un calciatore che ha superato i 29 anni può richiedere l’interruzione del contratto a fronte di un modesto indennizzo. Una scelta forte, una decisione presa e portata fino in fondo a conferma del carattere “tosto” di un ragazzo che a 36 anni compiuti ha scelto di cambiare aria per continuare ad essere protagonista. Di anni ne aveva solo 17 invece nella stagione 1994-1995, quella in cui tutto per lui iniziò. All’epoca Morgan era il portiere della Primavera del Pescara, squadra nella quale è cresciuto calcisticamente. Pescara, non molto distante da Guardiagrele (la cittadina in Provincia di Chieti nella quale è nato) famosa per la lavorazione dei metalli. Ecco, De Sanctis sembra uno duro come il metallo, non certo uno che si fa prendere dalle emozioni. In quella stagione 94-95, ancora minorenne venne gettato nella mischia, convocato per la partita con il Venezia in Serie B per un’emergenza tra i pali. Ma non finisce con una convocazione, capita che gli infortuni dei portieri proseguono e lui entra in campo. Come se non bastasse c’è anche un rigore contro. A batterlo un certo Christian Vieri. De Sanctis vola, respinge e da quel momento diventa il titolare. Nel 1997 il grande salto verso la Juve, dove non trova spazio e allora se lo va a prendere a Udine. Poi Spagna, Turchia e quindi il Napoli. Ora si ricomincia, da Roma. Questione di ore, basta aspettare

 

Il Romanista 
 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti