Il Prof. Di Francesco a Tor Vergata ha spiegato il suo calcio: «Esempio, il gol di Napoli»

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – A Di Francesco piace parlare di calcio. Spiegare le sue idee, far capire che svilupparle nel modo giusto può portare ad avere grandi soddisfazioni. Quindi dopo aver tenuto una “lezione” ai giornalisti in un seminario dell’Ussi, ieri è salito in cattedra all’università. Laser in mano come evidenziatore e un assistente come Simone Beccaccioli, il video analyst della Roma. Ieri pomeriggio Eusebio Di Francesco ha tenuto una vera e propria lectio magistralis alla facoltà di economia di Tor Vergata per gli studenti di scienze motorie e gli allenatori dell’Aiac (Associazione Italiana Allenatori Calcio). Prima di entrare nell’aula magna, ha incontrato Simone Inzaghi: i due si sono intrattenuti a parlare qualche minuto mettendo il focus sulle condizioni del prato del’Olimpico e sullo sviluppo del campionato. Poi con l’ausilio della lavagna tattica Di Francesco ha cominciato a spiegare il suo calcio. Ha detto con orgoglio che i gol contro il Napoli (quello di Dzeko di testa) e contro lo Shakhtar Donetsk rappresentano l’esatta esecuzione dei suoi schemi. Di seguito domande su domande: Di Francesco non si è sottratto al confronto con i colleghi rivelando anche alcuni metodi di allenamento che utilizza a Trigoria.

VERSO BARCELLONA – Impossibile non parlare del doppio confronto con il Barcellona nel giorno del tutto esaurito per la partita dei quarti di finale di Champions all’Olimpico. «Credo che sia una bellissima sfida, siamo contenti di potercela giocare ma non dobbiamo avere paura. Nutro un grandissimo rispetto per una squadra forte ma non ci deve essere il timore di affrontarli, siamo contenti di poterlo fare e lo dobbiamo fare con grande forza e grande dignità, come una squadra che sa ciò che vuole e come ottenerlo, ma consapevole del fatto che davanti c’è l’avversario più forte del mondo. Però prima bisogna pensare a battere il Bologna, per conquistare i tre punti e mantenere il terzo posto. Per il ritorno all’Olimpico sono convinto che la spinta del pubblico la sentiremo e anche al Camp Nou. L’entusiasmo che c’è in questo momento intorno alla squadra può solo aiutare. Non dobbiamo perdere equilibrio dentro e fuori. Mi fa piacere che la gente venga a Barcellona perché sono occasioni rare, specialmente a Roma nell’ultimo periodo non è successo spesso. Questo ci deve far inorgoglire e far sentire la pressione giusta per andare a giocarcela in Spagna. Abbiamo avuto qualche difficoltà, adesso siamo tornati ad essere una squadra compatta, forte e con grandissimo equilibrio e credo che questo possa fare la differenza».

SU SCHICK – E’ stato l’investimento più costoso della gestione Monchi, Patrik Schick. Di Francesco lo stima e chiede pazienza: «Dobbiamo dare a Patrik il tempo di crescere, migliorare e giocare con continuità, cosa che non sta facendo in questo momento. Io ho fatto scelte ben precise che si legano a partite particolari, lui ha avuto meno possibilità di giocare degli altri ma ha anche avuto meno possibilità di allenarsi rispetto a tanti altri. Nel momento clou della stagione ho preso delle decisioni, ma vi assicuro, sarò ripetitivo, lui ha grandi mezzi. Deve migliorare in determinati movimenti, però la sua risposta dal ritiro della Nazionale mi è piaciuta tantissimo. Significa che si sta calando in questa realtà sapendo che ci sono problemi. Giocare a Roma non è facile, spetta a lui far vedere di meritarlo».

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