Corriere dello Sport (R.Maida) – Rispetto al 2011, quando Pallotta fissò l’obiettivo-scudetto in cinque anni, i Friedkin preferiscono ragionare in termini più cauti: “Abbiamo bisogno di pazienza“. “Quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono tre cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi, comprenda e condivida la loro passione e una proprietà che sia allo stesso presente e onesta“. E’ una presa di distanza decisa rispetto al passato. Una delle cose che maggiormente erano state riproverate a Pallotta era il distacco dalla città. L’errore non verrà ripetuto, tanto è vero che Ryan si trasferirà a Roma. I Friedkin preferiscono un’entrata sobria, senza squlli mediatici. Nessuna rottura traumatica per quanto riguarda lo staff tecnico, che era stato tranquillizato anche privatamente, resta l’allenatore. Sul direttore sportivo la proprietà non si sbilancia: dopo il no di Paratici e la ritirata di Ausilio, si sta cercando un profilo alla Sabatini. L’ipotesi Rangnick non trova riscontri. Intanti i Friedkin aspettano notizie dal Comune di Roma per quanto riguarda Tor di Valle. Hanno avuto contatti istituzionali di alto livello, per capire lo steato delle cose, e si sono confrontati anche con Vitek.