Gravina: “Pronte le norme contro i ricatti”

I dodici arresti in quel di Torino che hanno messo in ginocchio gli ultrà della Juventus hanno riportato d’attualità la discussione sulla responsabilità oggettiva. Un istituto che mette le società con le spalle al muro, vittime costanti del ricatto degli ultras. Il quadro emerso dall’inchiesta “Last Banner” è allarmante. D’accordo con il nuovo Ministro Vincenzo Spadafora, il numero uno della Federcalcio Gravina che ha espresso il suo pensiero in un’intervista per Il Messaggero. Queste le sue parole:

Sulle parole del nuovo Ministro…
Condivido le parole del Ministro, il quadro emerso dalle indagini è grave e preoccupante perché riguarda condotte criminali stratificate negli anni la cui competenza è ovviamente delle forze di Polizia, che svolgono egregiamente il loro lavoro. Ringrazio il Ministro Spadafora che fa riferimento al calcio come un eccellenza perché nonostante alcuni problemi, contribuiamo allo sviluppo di tutto il mondo dello sport e con il suo aiuto riformeremo e rafforzeremo lo sport più amato dagli italiani a beneficio del paese.

Il caso in questione ripropone però un altro tema di cui si dibatte da tempo: la responsabilità oggettiva. Esimenti ed attenuato che verranno presto inserite nel nuovo codice di giustizia sportiva possono essere la soluzione?
Per quanto concerne il profilo sportivo, abbiamo affrontato l’argomento con l’introduzione del nuovo codice di giustizia: la responsabilità oggettiva come la conoscevamo prima non esiste più.

Ci spieghi meglio. In che modo cambierà?
Per impedire che i Club possano essere ricattati e che alcuni gruppi criminali possano tenere in scacco un intero sistema, con l’articolo 7 abbiamo introdotto le cosiddette esimenti ed attenuanti che scattano se la società ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione e ha messo in campo tutte le misure necessarie a prevenire cori discriminatori e razziali e atti violenti all’interno dello stadio. Dobbiamo entrare nell’era della responsabilità e delle condanne personali.

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