Corriere dello Sport (M. Ferretti) – Vietato guardare la classifica. Ma come: proprio adesso? Sì, proprio adesso. Complicato, in certi casi, non cedere alla tentazione di dare uno sguardo al volo. Anche solo una sbirciatina e via. Nulla di clamoroso, per carità: giusto il tempo di rifarsi gli occhi. Complicato non sgarrare, però meglio evitare. Perché non è questo il momento di fare i conti, e non è assolutamente neppure il momento di buttare giù tabelle. La tabella porta zella, ricorda il proverbio. Impossibile (e forse anche ingiusto) non godersi il momento, però.

Ma in un campionato strambo, bislacco, imprevedibile come questo, meglio restare sul pezzo anche durante la sosta. Se non altro ricordando quanto di brutto è accaduto alla ripresa del campionato dopo i due stop precedenti. La Roma, all’alba della terza sosta stagionale, ha già giocato 15 gare, tra campionato e coppa europea. Il bilancio parla di 10 vittorie, 0 pareggi e 5 sconfitte. Otto successi su undici in campionato, con la miglior difesa del torneo (5 reti al passivo). Tanta roba. Numeri che, probabilmente, non danno l’esatta misura della forza (e forse anche dei limiti) della squadra di GPG. Micidiale in trasferta, più macchinosa all’Olimpico. L’assenza di pareggi sta lì a testimoniare la mancanza di un equilibrio di rendimento.