Giusti: “Quanto mi faceva arrabbiare Rizzitelli. Monchi ha messo ordine, ma senza Totti in campo non è la stessa Roma”

Max Giusti, attore e comico, grande tifoso della Roma, è intervenuto in diretta a La Signora in Giallorosso, in onda su Tele Radio Stereo 92.7. Ecco le sue parole:

Ci trovi qualcosa di comico in questa Roma?
Trovo uno spirito enorme. Ricordo tante sensazione che mi ha dato la Roma da quando la seguo. Non ne parlo mai, ma non mi vedi mai dare pareri. La sensazione che mi dà questa Roma non l’ho mai provata: una che aggredisce così l’avversario e fa sempre gioco non l’ho vista mai. Ora guarda come va a finire la prossima (ride ndr). Questa Roma, comunque vada, mi rende fiero. Quante volte abbiamo giocato di rimessa? Questo è proprio un altro modo di giocare.

Danno proprio l’idea di essere una squadra…
E’ totalmente diversa dalle altre. Di Francesco è Di Francesco, giocano tutti. Li usa tutti i giocatori per tutti e tre gli impegni. Il cammino è lungo, ma intanto vai allo stadio fiero. Questo l’ho visto solo di squadre straniere, il Bayern venne a Roma, ci aggredì e ce ne fece sette. Ecco, mi piace questa Roma: siamo proprio fighi!

Schick può essere il valore aggiunto?
Mi sembra l’acquisto di gennaio ormai, visto che siamo a dicembre.  Non mi aspetto di vederlo subito a mille, spero che si aspetti il tempo necessario. Dzeko avrebbe bisogno di un po’ di riposo, vedremo quello che accadrà, ma Schick può essere il valore aggiunto.

Francesco Totti in giacca e cravatta è come Pallotta in calzoncini?
Preferisco sempre il primo, il secondo visto così un po’ mi inquieta (ride ndr). Quando vado allo stadio e vedo le formazioni dico: “Ammazza ma Totti si è fatto male?” (Ride ndr). Totti lo abbiamo amato tutti, il suo era un nome ingombrante. Appena mancava Totti in campo vedevamo che la squadra non era lo stesso. Ho capito perché non voleva smettere: amava fare questo, amava fare il giocatore di calcio. Se mi togliessero il palcoscenico o i miei programmi, io impazzirei. Lui voleva giocare a pallone per sempre. Lo stimo per questo.

Qual è il giocatore a cui sei rimasto più affezionato?
Io ne ho avuti due: Piacentini, che era un giocatore sempre volitivo, quando ha segnato al derby sono impazzito, e Tommasi, la sua storia è da esempio. “Gioca bene o gioca male lo vogliamo in Nazionale“. Mi piacciono quelli un po’ meno baciati dal talento, quelli che devono allenarsi un’ora in più. Ad amare Totti non ci vuole niente. Mi faceva arrabbiare Rizzitelli, che si incaponiva a fare i dribbling, si faceva ammonire.

Un tuo giudizio su Monchi? 
Monchi ha messo ordine con grande personalità. Parla lui ora in società, si assume le sue responsabilità.

Quale dei nuovi acquisti ti piace di più?
Mi sono piaciuti più o meno tutti. Vorrei vedere Under, può dare ancora molto. Anche Gerson è un nuovo acquisto quest’anno.

Hai dei progetti?
Tutte le sere c’è Boom su Nove, poi debuttiamo al Teatro Olimpico a febbraio con “Va tutto bene“.

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