Giro di boa, appunti di viaggio

Il massimo con il minimo. E’ la fotografia, forse addirittura la filosofia, della Juventus attuale, capace di riempire le caselle dei record da battere molto più degli occhi di chi la guarda. In un girone d’andata 53 punti su 57 disponibili non li aveva ancora mai fatti nessuno. Erano 12 anni che una squadra non vinceva il platonico titolo d’inverno con +9 sulla seconda e allora si trattava di un campionato molto particolare: stagione 2006-07, post Calciopoli, Juventus in Serie B e altre grandi penalizzate, Inter praticamente senza avversari. Stavolta gli avversari c’erano, ma sono stati spazzati via. La classifica generale impressiona, le altre stupiscono. La Juventus è prima soltanto in quella del minor numero dei gol subiti (11, Inter seconda con 14). Per il resto non è prima in nessuna delle statistiche che normalmente attestano il dominio di una squadra. Come riporta Il Messaggero, nel girone d’andata si è segnato abbastanza: la media è di 2,76 reti a partita, più del 2,67 dell’anno scorso, anche se meno del 2,95 del 2016-17, stagione record. In Serie A si fanno meno gol, per ora, che in Premier League e in Bundesliga, ma più che in Francia e in Spagna. Crescono però i pareggi: sono già 56, il 29,4% del totale, rispetto al 21% di un anno fa. C’è più paura di perdere. Gli spettatori sono in aumento (la media ha superato i 25.000 a partita), ma la tendenza nelle ultime giornate è parsa rallentare e il trauma dei fatti di Inter-Napoli potrebbe avere conseguenze ulteriormente negative.

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