Geometrie, grinta e personalità: Sergio Oliveira, un gladiatore per Mourinho

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – José Mourinho può finalmente gioire. Ha finalmente il centrocampista che chiedeva ormai da mesi. Dal mercato estivo che, con le vicende Spinazzola e Dzeko, ha cambiato fisionomia durante il suo percorso. Questi mesi sono stati di pura sofferenza per la Roma: due titolarissimi (Cristante e Veretout), pochi cambi a disposizione usati col contagocce e quando chiamati all’appello non sempre hanno risposto presente. Diawara, Villar (soprattutto), Bove e Darboe non hanno mai impensierito il duo degli intoccabili e non hanno mai scalfito il pensiero di Mourinho: voglio un centrocampista.

ECCO IL CENTROCAMPISTA

Appena iniziato gennaio il tecnico portoghese è stato subito accontentato. Prima le voci su Zakaria, poi Grillitsch, poi Kamara ed infine lo scacco matto: Sergio Oliveira. L’ex Porto era nella lista dei desiderabili già ad agosto, ma per tempistiche e folla nel reparto, non è arrivato. In questa stagione ha giocato poco, ma è rimasto comunque un faro per tutti i ragazzi che militano nei Dragoes. Conceicao e i tifosi, poi, non sono stati felici di questa decisione da parte della società che aveva fatto una promessa ad Oliveira: qualora fosse arrivata un’offerta da una società importante lo avrebbero lasciato andare. Così è stato.

CLASSE E GRINTA

L’arrivo di Sergio Oliveira cambia fisionomia al centrocampo della Roma. E’ un giocatore elegante, che sa sempre cosa fare e dalle ottime geometrie (tira magistralmente anche punizioni e rigori). Descritto così sembra soltanto un regista puro, ma a tutto questo aggiunge altre qualità. Grinta, personalità, contrasti. In questo giocatore c’è tutto ciò che alla Roma serve soprattutto sotto la voce personalità. In molte partite, soprattutto le ultime due contro Milan e Juventus, ai giocatori giallorossi è mancato quel guizzo nel tenere testa ad una squadra importante. Il processo di crescita continua e va fatto anche con l’inserimento di questo tipo di calciatori. Ecco Sergio Oliveira: un gladiatore per Mourinho.

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