Garcia carica la Roma «Basta perdere tempo»

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Il Tempo (A. Serafini) – Chissà come si dirà in francese. Rudi Garcia però, riesce ugualmente ad esprimere il concetto con estrema chiarezza: «Non abbiamo tempo da perdere, siamo entrati nell’ultima via del campionato». D’altronde è passato troppo tempo dai tentativi dialettici per risollevare una stagione, ora più che mai, prossima al bilancio finale. Anche perché se c’è ancora da combattere per centrare l’ultimo obiettivo rimasto, allora non sembra esserci occasione migliore di questa per dimostrarlo. Stasera a San Siro il francese si troverà nuovamente di fronte Roberto Mancini e la sua Inter, sconfitta nella gara di andata all’Olimpico da una Roma che lentamente si è persa trascinandosi in una spirale di involuzione collettiva. Negli occhi e nella testa campeggia ancora la pessima prestazione di domenica scorsa con l’Atalanta, l’ultimo dei tanti segnali d’allarme scattati dalle parti di Trigoria.

Nella conferenza della vigilia, Garcia riprova a suonare la carica: «Ho parlato alla squadra – afferma il tecnico – e i miei giocatori sanno che cosa mi aspetto da loro. Sono determinato perché io amo la mia rosa, quindi spero che l’intensità vista durante il lavoro svolto in settimana venga messa sul campo. Se daremo tutto non avremo rimpianti». Con un appello preciso. «Voglio tanta solidarietà. Ci deve essere sempre un compagno pronto ad aiutare chi sbaglia o è in difficoltà. Se giocheremo con l’intensità vista nella partita d’andata allora potremmo pensare di vincere, perché giocare con l’Inter è bello ma difficile».

Roma e Inter a confronto ad un girone di distanza dall’arrivo di Mancini sulla panchina nerazzurra, staccate da 16 punti, ma molto vicine in una media punti che paradossalmente premia proprio l’allenatore interista. I numeri non mentono, inconfutabili quando registrano un cammino migliore della Roma lontano dalle mura di casa: «Ora siamo costretti ad appoggiarci a questo – conferma Garcia – considerando che giocheremo le prossime due gare in trasferta questo può darci un pizzico di fiducia in più. Sappiamo cosa dobbiamo fare». La solita linea difensiva si concentra di fronte alla domanda sulla mancanza di stimoli avvertita e mostrata troppe volte dalla sua squadra, un aspetto su cui il tecnico si sofferma con la solita risposta: «Questa cosa dovete chiederla ai giocatori, io sono sempre lo stesso. Continuerò a dare stimoli a tutti perché siamo secondi in classifica a pari merito con la Lazio e mancano ancora 7 partite da giocare».

Per riuscirci servirà l’aiuto di tutti, a partire chissà proprio da Pjanic, l’uomo vittoria della sfida di andata: «Ho parlato con lui e con Gervinho, posso dire che sono recuperati entrambi al 100%». Impossibile quindi non trattare il tema Iturbe, fischiato per la prima volta domenica scorsa all’Olimpico. «Ho parlato anche con Manuel – chiude Garcia – perché in un momento come questo non deve pensare che sia grave sbagliare una partita. Abbiamo bisogno di lui perché è un giocatore importante, deve dare il meglio come sempre. Ma soprattutto non deve perdere la fiducia».

Un discorso che, osservando l’intero spogliatoio romanista, sembra essere riferito a tutti. Nessuno escluso.

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