Garcia: il turnover non è un problema. Testa bassa e pedalare

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Il Corriere della Sera (G. Piacentini) – «La classifica? Conta più dal punto di vista psicologico che da quello reale. Dopo quattro giornate non può essere un problema». Non sembra allarmato, Rudi Garcia, per il passo falso contro il Sassuolo. Il tecnico francese sa che la sua squadra ha perso un’occasione, ma non fa drammi. «Siamo a 4 lunghezze dell’Inter. In questa settimana, considerando anche il Carpi, speravo di fare 9 punti su 9. Sono arrabbiato, ma dobbiamo solo guardare avanti perché non abbiamo tempo di piangerci addosso per il pareggio con il Sassuolo. Bisogna subito recuperare perché la stagione non si ferma alla quarta giornata».

Da questo punto di vista il fatto di giocare dopo appena tre giorni può essere d’aiuto. «Dobbiamo comportarci come i ciclisti, testa bassa e pedalare. Potremo fare un bilancio dopo la partita di Palermo del 4 ottobre, adesso ci prendiamo le cose buone, come la vittoria contro la Juventus o il pareggio col Barcellona, e le altre meno. Ma siamo in piena corsa». Garcia respinge al mittente le critiche per un eccesso di turnover. «Non esiste una regola, lo dimostrano i risultati delle squadre che lo hanno fatto: alcune hanno vinto e altre no. Il problema non è quello, semmai è ciò che non abbiamo fatto per vincere. Siamo stati troppi lunghi nel primo tempo, e la squadra lo sa. Se non avessi fatto turnover col Sassuolo sarebbe stato ancora peggio in futuro, se fossi stato costretto magari a fare dei cambi obbligati. La condizione fisica? Alcuni non hanno fatto abbastanza partite per farsi essere pronti».

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