La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Esattamente come il primo, quando rimise «la chiesa al centro del villaggio ». All’epoca Garcia vinse il derby con le reti di Balzaretti e Ljajic, ieri con Dzeko e Gervinho. Di fatto, in 5 sfide con la Lazio è imbattuto (3 vittorie e 2 pari). E ci sono almeno due passaggi in cui non è d’accordo con Pioli: sul rigore e su Salah. «Vittoria meritata, al di là del rigore . È una questione di millimetri, ma il fallo non mi sembra del piede ma del ginocchio. È sulla linea, che fa parte dell’area. Dettagli, si può dire che mancano una o due espulsioni». Garcia alla fine ha rinunciato ai tre acciaccati (Maicon, De Rossi e Florenzi), decidendo di giocare con 7 debuttanti in un derby e Iago in «copertura» su Biglia. «Mancavamo di leadership, allora ho chiesto a Manolas, Nainggolan e Dzeko di trascinare la squadra. Radja è stato l’esempio, Manolas ha fatto benissimo con Rüdiger. Anche Vainqueur ha fatto una grande gara, Iago è stato molto utile nel pressing e con Gervinho abbiamo lavorato alle spalle della difesa e a campo aperto».
MEZZO MIRACOLO – Poi però arrivano le note dolenti e l’infortunio di Salah. «Se non c’è la frattura è un mezzo miracolo. Le immagini parlano chiaro, i giocatori in campo vanno protetti da certi interventi». Ecco il secondo punto di scontro con Pioli, che invece aveva assolto Lulic poco prima. Per Salah, comunque, ieri sono state clinicamente escluse fratture alla caviglia destra. Questa mattina, però, l’egiziano si sottoporrà a esami strumentali per verificare la presenza di eventuali lesioni ai legamenti. Oggi Garcia sembra essere tornato il tecnico ideale. Paradossi di un ambiente ondivago. Lui ci ride su e si lascia andare a una battuta: «A parte il Papa e Totti, l’unico altro re di Roma è il Libanese di Romanzo Criminale». Un attimo di gelo, poi chiarisce. «Lo dico perché sto vedendo la serie. Anzi, ho una puntata che mi aspetta…». Del resto c’è la sosta in arrivo.
