Garcia alla ricerca della Champions senza Totti e Gervinho

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La prima di dieci finali per qualificarsi in Champions Garcia dovrà giocarla senza Totti e Gervinho, in un Olimpico in cui la vittoria in campionato manca da ormai 124 giorni. Troppi per una squadra partita con l’idea di lottare per lo scudetto e costretta ad una resa precoce. L’unico obiettivo rimasto, dopo l’uscita da Coppa Italia ed Europa League, è la conservazione del secondo posto, attaccato da Lazio e Napoli su tutte. Domani all’ora di pranzo c’è lo scontro diretto con i partenopei di Benitez: «Questa squadra – ha sottolineato Garcia in conferenza stampa – ha fatto grandi cose e può tornare a farle. Bisogna guardare chi c’è a disposizione e fare la migliore squadra per vincere la partita: è l’unica cosa che cerchiamo. Anche se restiamo concentrati solo su questa gara, il campionato non finisce qua. Vogliamo prendere il massimo dei punti da qui a fine stagione. Totti non lo convoco, non voglio rischiarlo. La cosa buona è che anche senza lui e Gervinho ho tante possibilità. Sono almeno 6 in attacco, Ibarbo, Iturbe, Ljajic, Florenzi, Doumbia e il piccolo Verde. Metterò in campo un tridente o forse un’altra cosa, ma con giocatori complementari. Abbiamo lavorato duro e, come successo a Cesena, dobbiamo rispondere sul campo. Ibarbo e Doumbia sono vicini al 100%, Iturbe in gara e in allenamento va sempre al 200%». Potrebbero giocare insieme dall’inizio, anche se difficilmente il tecnico francese vorrà privarsi sia di Ljajic sia di Florenzi.

Benitez punterà tutto su Higuain, Garcia non prenderà misure particolari anti-Pipita: «Ѐ un campione, ma non facciamo un piano solo su di lui. Dobbiamo difendere in 11 e l’ultima gara ne è la prova: quando si difende bene non è necessario fare due gol per vincere. Anche noi abbiamo ottimi giocatori». Il Napoli però è ancora in corsa su tre fronti: «Io sono l’allenatore della Roma, sono secondo e sono contento così. Rafa è un grande allenatore, sono felice di vederlo domani, ma la nostra storia è questa: vincere il massimo delle partite a disposizione e arrivare in Champions». Non ha altra scelta Rudi. All’andata finì 2-0 per i partenopei al San Paolo, ma non è il caso di guardare così lontano, perché sono cambiate molte cose da allora: «Saremo due squadre a voler vincere, non c’entra la partita d’andata. Il momento è differente. Ci saranno due belle squadre, ottimi giocatori, un grande arbitro, mi auguro solo che sia una festa: una bella gara e una festa anche in tribuna, fuori dallo stadio. E dopo speriamo di vedere un bel gioco». Ѐ il miglior modo per blindare un piazzamento che porterebbe Champions e soldi: «Io guardo all’aspetto sportivo, ho sempre lottato e lo farò sempre per ottenere i migliori risultati con i parametri della stagione. Domani sulla carta è una bella gara: ho sempre notato che su queste gare di alto livello i giocatori prendono piacere a giocarle e alzano il livello individuale oltre che, di conseguenza, della squadra».

In panchina si rivede Balzaretti dopo un anno e mezzo di calvario per colpa di un’ostinata pubalgia e Garcia si concede due parole su Castan, che ieri ha ottenuto l’ok medico per colpire il pallone di testa: «Ѐ un piacere che Leo sia tornato ad essere un giocatore e quando sarà pronto, speriamo prima della fine della stagione, tornerà in campo». Un’altra buona notizia arriva da Strootman: «Non ho più bisogno delle stampelle». Obiettivo ritiro con i compagni, da oggi sono ufficiali le date per Pinzolo: dal 6 all’11 luglio la preparazione in Trentino, poi rotta ad Est.

 

Il Tempo – E.Menghi

 

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