Friedkin, la firma non c’è ancora

E’ il giorno di Friedkin, si dice da tempo ma non sembra arrivare mai. L’affare per il passaggio di consegne da Pallotta al magnate texano non è in bilico ma la due diligence non è ancora chiusa del tutto. Si sta ancora lavorando sulla chiusura definitiva dei 12 contratti delle 12 società di Pallotta. Qualche problema, infatti, sembra essere sorto e la firma potrebbe arrivare in ritardo. Forse a fine marzo. Visto che l’aumento di capitale era stato fissato a 130 milioni, il nuovo proprietario dovrà metterne 50 stabilendo l’offerta definitiva sui 700 milioni. Poi inizierà la seconda fase di altri 30-40 giorni tra l’approvazione del Cda del gruppo Friedkin, il closing e l’Opa per la quota di azioni flottante. Lo riporta Leggo.

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