La Gazzetta dello Sport (M. Iaria) – È una sfida da 1,6 miliardi di euro. A tanto ammontano gli investimenti di Friedkin e Zhang nella Roma e nell’Inter.  L’affare Roma è costato 858 milioni a Friedkin, a cominciare dai 199 spesi nell’agosto 2020 per acquistare le azioni da Pallotta. Per arrivare a detenere il 100% sono stati poi sborsati 37 milioni, ma la parte maggiore è andata nelle casse giallorosse: 622 milioni. Per l’Inter la famiglia Zhang ha speso finora 732 milioni, sin dal giugno 2016 quando venne staccato un assegno da 128 milioni per rilevare le quote di Thohir e Moratti, con i restanti 604 entrati nel forziere nerazzurro.

I dirigenti nerazzurri hanno saputo coniugare risultati e sostenibilità. E sono più avanti dei colleghi giallorossi, come dimostra la dinamica tra ricavi e costi, al netto del player trading: al 30 giugno l’Inter era a -66, la Roma a -116. È vero che gli stipendi dell’Inter sono più alti di quelli della Roma: 227 a 173 le spese per il personale nel 2022-23, con una proiezione per quest’anno che tende a un avvicinamento (215 a 185, rispettivamente il secondo e il terzo monte-ingaggi della Serie A, dopo la Juve). Ma i ricavi nerazzurri, nella stagione della finale Champions, sono stati il 75% in più di quelli giallorossi, 386 contro 221. Entrambi i club sono ancora in perdita.