Leggo – Giallorossi trascinati dalla carica dei ’90

Quando hanno emesso il loro primo vagito: il muro di Berlino era crollato, Freddie Mercury aveva già lasciato questo mondo, l’Argentina di Maradona aveva appena perso il Mondiale a Roma e Totti stava per esordire in serie A. Oggi sono loro, i golden boys targati Sabatini, a guidare sotto l’ala protettrice del capitano (che di anni ne ha 36 e potrebbe esserne il padre) la Roma di Zeman nella rincorsa alla Champions. In difesa la stella è Marquinhos (classe ’94) e in rampa di lancio ci sono Romagnoli (’95) e Dodò (’92), a centrocampo i titolari sono Florenzi (’91), Tachtisidis (’91) e Pjanic (’91), l’attacco è affidato ai colpi di Lamela (’92) e Destro (’91) in attesa di Nico Lopez (’93).

Tutti nati dopo il 1990, tutti con un futuro (da blindare) assicurato. Includendo anche Svedkauskas (terzo portiere classe ’94) e un under 25 come Piris, la Roma a oggi potrebbe schierare un undici di tutto rispetto con una media età di 19,9 anni. Un record per la serie A e per la storia del club. A questa «meglio gioventù» potrebbero presto aggiungersi i brasiliani Wallace e Marciel (18 e 17 anni) e il serbo Jankovic (17), senza dimenticare Viviani, Caprari e Piscitella mandati a farsi le ossa.

Leggo – F. Balzani

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