Leggo (F. Balzani) – Luci a San Siro. Anzi, pardon: lupi a San Siro. La Roma si prende un altro derby ed espugna Milano nel primo round dei quarti d’Europa League con una prestazione autoritaria contro i rossoneri che non perdevano in casa dal 5 novembre. Il frame decisivo di questo secondo capitolo è simile a quello di sabato scorso: angolo di Dybala e testa di Mancini. Ancora loro. Il regista è Daniele De Rossi che scende nella Scala del calcio senza paura, rendendo la Roma padrona del gioco e delle sue emozioni. Mostrandola ancora grande agli occhi di un Europa che l’ha vista in semifinale 4 volte negli ultimi 5 anni.

Decisiva la mossa di non temere la fascia sinistra rossonera, quella che preoccupava di più. Con El Shaarawy a intimorire Theo e Celik, a mettere a letto Leao. Il resto lo ha fatto un Dybala in formato Champions che ha illuminato un gioco rimasto tra i piedi dei giallorossi per buona parte del match. Dopo il vantaggio di Mancini, infatti, la Roma è andata vicina due volte al raddoppio: prima con Spinazzola, poi con Lukaku. Nella ripresa niente clessidra, De Rossi se la gioca di nuovo. Smalling e Mancini tengono a bada Giroud. Paredes e Pellegrini ricamano.

Lì davanti Dybala e Lukaku restano un pericolo costante. Solo nel finale arriva la paura del pareggio con la traversa di Giroud e la parata di Svilar su Reijnders. “Mi è piaciuto tutto e sono orgoglioso dell’atteggiamento, voglio vederlo sempre. A Lecce ci ero rimasto un po’ male. Abbiamo gestito in modo perfetto per 65 minuti. Non è finita però“, le parole di De Rossi che tratterrà la squadra a Monza per preparare la sfida di domenica all’Udinese.