Egitto, Salah non punge. Fortuna che c’è El Hadary: blinda la porta a 44 anni

La Gazzetta dello Sport (L.Simoncelli) – Doveva essere la serata di Mohamed Salah, ma l’attaccante della Roma stecca l’esordio al contrario delle altre stelle africane, Aubameyang, Mahrez e Mane, tutti a segno nella prima giornata di Coppa d’Africa in Gabon. L’Egitto di Salah non va oltre uno scialbo 0-0 con il Mali e nella prossima gara contro l’Uganda i Faraoni saranno già costretti a vincere per evitare brutte sorprese all’ultimo turno contro il Ghana.

INGABBIATO Prova incolore dell’esterno romanista, mai capace di affondare sulla fascia destra, infastidito dalla marcatura stretta dei colossi difensivi maliani e da un terreno di gioco che soprattutto nel primo tempo non gli ha permesso le sue consuete accelerate. Tanto da convincere Cuper, l’allenatore argentino ex Inter e oggi c.t. dell’Egitto, a sostituirlo. Così il palcoscenico se lo prende Essam El-Hadary, portiere egiziano subentrato al titolare Abdel-Shafy infortunatosi nel primo tempo. Un segno del destino per il 44enne estremo difensore dei Faraoni che, con tanto di fascia di capitano al braccio, ha tagliato l’ennesimo traguardo della sua infinita carriera diventando il giocatore più anziano in campo nella storia della Coppa d’Africa. Ha guidato la difesa con il suo solito carisma e a cinque minuti dalla fine si è allungato in uscita sull’attaccante maliano Marega, lasciando così inviolata la porta dei Faraoni. «Il miglior portiere contro cui abbia mai giocato», parole di Didier Drogba. Oltre 140 presenze con la nazionale egiziana per El-Hadary, 7 partecipazioni in Coppa d’Africa, vinta 4 volte e la stessa ricetta: dieta ferrea, 5 ore al giorno di allenamenti e sempre nuovi obbiettivi da raggiungere. Il prossimo è andare ai Mondiali di Russia 2018 per superare il record del colombiano Mondragon e diventare il portiere più vecchio a giocare in una Coppa del Mondo.

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