Effetto Mire: 10 gol, 12 assist. E’ lui il migliore

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Se tutti vogliono Pjanic il motivo è scritto nei numeri: nessuno è come Pjanic. Occhio al grafico, che testimonia un dato oggettivo. Nella somma tra gol e assist, elementi portanti negli equilibri delle partite, Miralem Pjanic è in testa alla classifica dei centrocampisti di Serie A. Ventidue colpi. In altre parole, al di là dei gusti e del peso specifico del suo lavoro, Pjanic è il centrocampista più decisivo del campionato.

PODIO – A lui si sono avvicinati per rendimento offensivo soltanto Paul Pogba (e immaginate che coppia sarebbe alla Juventus) e Josip Ilicic, arrivando sul podio con comportamenti diversi. Pogba ha fatto 8 gol e 12 assist, per un totale di 20 reti provocate. Ilicic invece ha raggiunto quota 18, frutto di 13 gol e 5 assist. Ma ha anche segnato 7 rigori, mentre Pjanic e Pogba ne hanno trasformato uno ciascuno.

EMPOLI – Il primo italiano in questa classifica è Riccardo Saponara, portabandiera dell’ottima stagione dell’Empoli di Giampaolo. E’ quinto con 16 punti, frutto di 5 gol e 11 assist. Un gradino più sopra c’è Marek Hamsik, che al suo Napoli lo stesso numero di passaggi vincenti (11) ma anche un gol in più (6).

SITUAZIONEPjanic domani proverà a essere determinante anche per la Bosnia, con la quale non è riuscito a qualificarsi per l’Europeo. A San Gallo, in Svizzera, è in programma l’amichevole con la Spagna (giocheranno pure gli altri romanisti Dzeko e Zukanovic). Sarà l’occasione per farsi notare dai media spagnoli, visto che il Barcellona e l’Atletico Madrid hanno lanciato segnali concreti di interesse a Pjanic per un possibile futuro nella Liga. Ma la partita sul futuro è ancora molto aperta. Tra la Roma e il giocatore i colloqui sono continui – anche diretti – e nessuno a Trigoria ha mai avuto la percezione che Pjanic sia pronto a sfidare la società per ottenere ciò che vuole.

OPZIONE – Semmai la soluzione dell’addio potrebbe essere indolore, condivisa, accontentando tutte e due le parti: la Roma, che incasserebbe i 38 milioni della clausola rescissoria o poco meno e quindi sistemerebbe i conti; Pjanic, che andrebbe a giocare in un club ambizioso, più forte economicamente rispetto alla Roma, e guadagnerebbe almeno un milione netto in più rispetto a quanto prende adesso (4 milioni netti). Pjanic è il primo a non aver capito se è la Roma a volerlo/doverlo vendere o se invece ci sono i margini per continuare insieme.

RINNOVO – I segnali arrivati da Sabatini in questo senso portano a pensare che non ci sarà un rinnovo contrattuale: l’attuale scadenza del 2018 non verrà rivista. Ma nel corso delle settimane le cose possono cambiare. Se il gatto maculato riesce a sistemare Rüdiger o Manolas in Inghilterra, raggranellando una cifra consistente, e nel contempo piazza anche Dzeko in una squadra che possa rilanciarlo, la conferma di Pjanic potrebbe ancora essere plausibile.

CONCORRENTI – Al momento è tutto in stand-by. La Juventus, che pure è interessata, non vuole pagare la clausola, sia per i rapporti di buon vicinato con la Roma sia perché non ha deciso se investire 38 milioni su un centrocampista, sia pure bravo e decisivo. Le possibilità concrete sono all’estero, con il Psg segnalato in rimonta sul Bayern e le squadre spagnole. Del resto non sono tante le società che possono promettere ingaggi da capogiro ai calciatori. La Roma può provare a difendersi ma non svenarsi di fronte a contratti che rischiano di mandare in tilt il bilancio. Considerazione finale: Witsel sta prendendo in considerazione l’idea di rinnovare con lo Zenit. Sarebbe lui il sostituto ideale di Pjanic. Ma per agganciarlo la Roma deve sbrigarsi.

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