Ecco El Shaarawy, il 12° uomo: “Non ho pressioni, me la godo”

Il Messaggero (S. Carina) – A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta. È un proverbio cinese che ben si addice a El Shaarawy. In primis perché il Faraone è uno dei pochi italiani che ha tentato l’avventura. E poi perché, dopo aver aspettato tanto, finalmente qualche soddisfazione inizia a togliersela: “L’attesa è valsa il prezzo – ha spiegato ieri il 28enne di Savona – Non vivo la panchina con pressione, l’importante è farsi trovare pronti“.

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Musica per le orecchie di Mourinho che non ha perso l’occasione per elogiarlo (“Lui sa che è importante per me, che mi piacciono tanto le sue caratteristiche e che a inizio stagione doveva percorrere un percorso per migliorare la forma. È un titolare anche se ha iniziato in panchina“) ma che già in precedenza aveva dimostrato di puntarci.

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Non si esulta infatti come un forsennato al 3-0 contro il Trabzonspor se non sei consapevole che quel gol può servire a chi lo segna per mettersi alle spalle un periodo nero. José, da fine psicologo, aveva previsto tutto. Diciassette giorni dopo ancora Stephan, stavolta con una rete pesantissima, allo scadere, il giorno della millesima panchina in carriera, gli ha regalato il successo sul Sassuolo. Ora la cosa più importante è trovare condizione e continuità.

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