E se Alisson non fa più miracoli… Dopo la sosta ha smesso di essere decisivo

Corriere dello Sport (R.Maida) – Ehi Alisson, tutto bene? Il portiere che salva l’inimmaginabile si è normalizzato dopo la sosta per le nazionali: nelle ultime tre partite l’efficacia dei suoi interventi è diminuita, concedendo spazio e gol insoliti agli avversari della Roma.

LA SERIE – A Bologna l’ha fulminato Pulgar al primo tiro. A Barcellona è stato tradito due volte dal fuoco amico (leggi autogol di De Rossi e Manolas) ma poi non è stato perfetto nella deviazione su Suarez che ha offerto il comodo 3-0 a Piqué. Contro la Fiorentina infine è uscito in ritardo su Simeone ed è stato infilato da Benassi al primo tentativo. Per il professionista dei lenzuoli puliti (i cosiddetti clean sheets) forse è arrivato il momento di fare un salto in lavanderia.

ATTENZIONE – «Ci può stare un calo psicofisico ma ce lo teniamo stretto» ha osservato Di Francesco sabato sera, riconoscendo che Alisson non sia stato impeccabile negli ultimi dieci giorni e al contempo avvertendo l’ambiente sui rischi di una prematura demolizione: il mercato è lì ad attendere, ci sono almeno Real Madrid e Paris Saint-Germain ad aver puntato forte su di lui e non sarà un momento di difficoltà a frenarne l’aggressività sul mercato. Tra l’altro le sue sbavature sono state dettagli sfumati, centimetri cubi di movimento che sono costati cari molto più di quanto il nostro (de)meritasse.

IN PIEDI – Di Francesco ovviamente non intende metterlo in discussione, né per il presente né per il futuro, e garantisce che un professionista del suo calibro non si lasci distrarre dalle indiscrezioni di mercato. E’ però possibile che Alisson abbia pagato il prezzo delle aspettative: avendo abituato i tifosi a risolvere i problemi, fino a nascondere le magagne della squadra, ha creato delle perplessità dopo giornate di lavoro ordinario nelle quali non ha saputo rispettare la fama di salvatore della patria.

CONTRATTO – Resterà alla Roma? Pallotta ha assicurato che non intende venderlo. Ma molto dipenderà dalle offerte: la società partirà da una valutazione di 100 milioni, la stessa di Courtois e De Gea, per scendere a 60- 70, se il giocatore spingesse per andare via. E’ una partita aperta. Per questo Monchi recentemente ha detto che «deciderà lui». La Roma gli rifarebbe il contratto, raddoppiandogli lo stipendio da 1,5 a 3 milioni, ma se Alisson preferisse accettarne uno più ricco altrove, non sarebbe nelle condizioni finanziarie di pareggiare l’offerta.

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