Dzeko sul podio d’Europa, ora punta Cavani e Messi

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Dzeko non è un fenomeno di precisione ma si arrampica con tutte le sue forze. E un passo alla volta, si sta avvicinando alla cima. Prendete il Cesena, mercoledì: ha dovuto sbagliare due occasioni facili prima di sfruttare la terza, che ha dato alla Roma il provvisorio vantaggio e a lui il gol numero 22 della stagione.

DA PODIO – Ventidue sono tanti, considerando che abbiamo da poco superato la prima collina, che è rappresentata dalla boa di metà percorso. Soltanto Leo Messi (30) ed Edinson Cavani (29), due cannonieri tradizionalmente molto spietati, hanno segnato di più, finalizzando l’opulenta produzione di gioco di Barcellona e Psg. Dzeko è sullo stesso gradino di Robert Lewandowski, un altro che in area di rigore non si lascia pregare, e dunque si è sistemato in zona podio, nella classifica delle principali nazioni europee.

DA PRIMATO – Ma saltando alla storia della Roma, Dzeko ha già staccato Batistuta (proprio nel giorno del quarantottesimo compleanno del Re Leone) nella classifica interna del club. A quota 22 in una sola stagione sono arrivati invece Roberto Pruzzo e Abel Balbo, due centravanti dai modi spiccioli ma efficaci. Non è più imprendibile il record fissato da Francesco Totti (32 gol) nella stagione 2006/07 e neppure il primato assoluto della Roma, stabilito da Pedro Manfredini (34) nell’annata 1960/61, culminata con la conquista dell’unico trofeo internazionale: la Coppa delle Fiere, progenitrice dell’Europa League in cui Dzeko è a quota 5 e insegue a un solo passo i leader della classifica marcatori: Aduriz dell’Athletic e Giuliano dello Zenit.

CARATTERE – Dzeko non sarà un assassino in area di rigore, come spesso ha sottolineato Spalletti, e infatti è il giocatore che ha tirato più volte in porta tra i cinque più importanti campionati europei: 53 volte. Avendo segnato “solo” 15 gol, la media è presto fatta: Dzeko ha bisogno di circa 3 tiri e mezzo per festeggiare un gol. Ma la Roma ha imparato ad apprezzarlo (tantissimo) per ciò che fa anche lontano dalla porta avversaria. Il suo lavoro per la squadra, che consiste di imprese muscolari e di gestione del pallone ma anche di passaggi e imbucate sublimi per i compagni, vale almeno quanto l’abilità realizzativa.

PARTNERSHIP – Contro la Fiorentina, martedì, riparte la sua scalata che lo può aiutare a competere con Higuain, Icardi e Belotti per la classifica dei marcatori della Serie A. Magari gli darà una mano il capitano, Francesco Totti, che è stato il primo cannoniere europeo dieci anni fa. Insieme Dzeko e Totti non hanno mai giocato dall’inizio da quando c’è Spalletti. Ma a partita in corso più volte hanno fatto danni alle squadre avversarie: è successo mercoledì scorso in Coppa Italia, con un gol a testa, sarebbe successo anche domenica a Genova, se l’arbitro non avesse negato proprio a Dzeko il rigore del possibile 3-3. Totti era entrato da poco ma aveva già scombinato i piani della Sampdoria.

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