Dzeko-Salah, ai re servono i gol fuori

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo)La Roma non ha mai avuto una coppia di bomber così prolifica. Almeno dal 2000 ad oggi, quindi anche nell’anno dello scudetto. Proprio in quella stagione, per esempio, dopo 12 giornate di campionato gli attaccanti giallorossi avevano segnato 18 reti, con tre uomini (Batistuta 10, Totti 6 e Montella 2), mentre in questa stagione la Roma ha ottenuto lo stesso bottino con due soli goleador: Dzeko (10) e Salah (8). Nessuno ha fatto meglio della coppia bosniaco-egiziana. Lo stesso numero di gol fu raggiunto in occasione dello sfortunato ritorno di Zeman (poi esonerato e sostituito con Andreazzoli), ma sempre con tre attaccanti: Lamela (8), Osvaldo (6) e Totti (4). Tutti gli altri attacchi schierati in questi sedici anni sono rimasti lontani dai numeri di Dzeko e Salah. I due romanisti hanno fatto meglio anche di tutte le migliori coppie gol della serie A e d’Europa, scavalcando anche Messi e Suarez che nel Barcellona insieme si sono fermati a quota 16, come Hazard e Diego Costa del Chelsea e Cavani e Lucas del Paris Saint Germain.

COPPIA REGINA – I due attaccanti romanisti hanno trovato un’ottima intesa. Creano occasioni, si scambiano assist e si cercano nell’area avversaria. I motivi di una coppia così prolifica vanno ricercati nel gioco che Spalletti ha saputo dare alla sua squadra. La Roma ha il miglior attacco del campionato con 29 gol (2,42 a partita), ma guida anche la classifica dei tiri (195) e quella degli assist con 59, ben 12 in più rispetto alla Juventus, seconda nella speciale classifica. I due attaccanti sono in testa anche nelle classifiche individuali: Dzeko è l’attaccante che tira di più, Salah quello che fa più assist. L’egiziano è anche la seconda punta più prolifica d’Europa insieme a Messi, con otto gol realizzati. Numeri che lo portano ad essere tra i favoriti del Pallone d’oro africano.

TRASFERTE COMPLICATE – La coppia più prolifica del campionato deve migliorare il rendimento esterno, a cominciare da domani a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini. Su diciotto gol complessivi, solo cinque sono stati realizzati in trasferta. Fino alla partita del San Paolo del 15 ottobre i due erano ancora all’asciutto. Fino ad allora le ultime reti fuori casa risalivano allo scorso campionato: l’egiziano segnò a San Siro contro il Milan il 14 maggio, il bosniaco addirittura il 13 marzo, quando i giallorossi vinsero a Udine per 2-0. In realtà Dzeko e Salah non sono due bomber veri e propri. Con il cambio di modulo voluto da Luciano Spalletti all’inizio di questa stagione il loro rendimento è migliorato sensibilmente. Basti pensare che la scorsa stagione, di questi tempi, in due avevano segnato appena 7 gol. Oggi, dopo 12 gare di campionato, ne hanno messi insieme già 18, due volte e mezza di più parametrando il dato con lo stesso lasso di tempo del 2015-2016: 18 gol in due, significa il 62,1% dell’intero bottino della squadra. Numeri che hanno pochi riscontri in passato. Spalletti ha messo insieme un mix esplosivo in attacco. Forte fisicamente e tecnico il centravanti bosniaco, velocissimo e pungente l’attaccante egiziano, che quando accelera palla al piede è capace di superare i trenta chilometri orari. Spalletti dal ritiro di Pinzolo ha lavorato per far funzionare questo attacco. Insistendo su Dzeko, anche quando il bosniaco sbagliava gol incredibili. Poi ha cambiato la posizione di Salah, più vicino alla porta e con meno richieste di sforzi prolungati nella fase difensiva. La coppia Spalletti l’aveva pensata proprio così: i risultati gli danno ragione.

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