Oggi sono 34 anni. Non ci sarà una festa, Dzeko non potrà festeggiare con amici e compagni, dovrà rinviare l’evento a causa della quarantena generale. Alla ripresa del campionato intende definitivamente staccare Montella nella classifica dei realizzatori romanisti di sempre e vuole trascinare la squadra in Champions. Del futuro non può avere certezza, ma la sua intenzione è di onorare il contratto. “E’ un peccato non aver vinto nulla con la Roma in questi anni. La nostra società merita di vincere trofei“. Chissà che, quando riprenderà, l’Europa League non possa dargli la soddisfazione che aspetta dal 2015. “Devo ammettere che è un privilegio per me indossare la fascia che è stata di Totti e De Rossi. Sento molta responsabilità“. Anche verso i giovani, che qualche volta ha bacchettato: “Io li chiamo bimbi miei, perché qualcuno ha 14 anni meno di me. Per loro non è semplice accettare le critiche e le pressioni, ma bisogna abituarsi“. Lo scrive Roberto Maida de Il Corriere Dello Sport.
