Donadoni: “Da Destro voglio di più”

Corriere Dello Sport (F.Zara) – La partita di Mattia Destro parte con i fischi, bordate di fischi che – all’annuncio delle formazioni – partono impietose dallo spicchio della curva San Luca dove ci stanno i tremila tifosi della Roma; e finisce nel silenzio, un silenzio assordante, gonfio di delusione, forse di rimpianti, un silenzio che accompagna l’uscita dal campo del centravanti che si avvia mesto verso lo spogliatoio, infilando il tunnel senza alzare lo sguardo.

ENNESIMO FLOP – Il Bologna ha toppato partita, Destro a ruota. Non ha mai tirato in porta, non si è mai reso pericoloso. La sua partita è un riassunto di tante partite giocate con la maglia del Bologna. «Da Destro mi aspetto di più – ha spiegato Donadonicerto, è giusto proteggere i propri giocatori, ma è giusto anche aspettarsi di più, se quel di più loro lo possono dare. Soprattutto da lui. Non metto la croce addosso a nessuno, le partite si possono anche giocare male, mi sta bene se uno sbaglia tanto, ma allo stesso tempo mi aspetto che sia sempre nel vivo della partita, pronto a lottare su ogni pallone. E’ chiaro che la sua prestazione diventa insufficiente». Ecco il ds Riccardo Bigon. «Mattia non può essere il capro espiatorio, è riduttivo pensare così. È partito con grandi aspettative da parte sua e da parte della società e della piazza. Non è riuscito fino adesso a trovare quella continuità che si aspettava. Abbiamo tanti giocatori bravi nel cross e in rifinitura, gli forniamo diversi palloni giocabili».

ANCORA DONADONI – Trentasette punti di differenza tra Bologna e Roma. Si sono visti tutti. «Siamo stati ingenui – spiega l’allenatore dei rossoblù – sempre in ritardo quando siamo andati ad accorciare sull’avversario che proponeva il passaggio, una volta Dzeko, l’altra Salah. Sapevamo che la Roma poteva farci male in questo modo, e in questo modo abbiamo perso… Eppure nel primo tempo abbiamo giocato alla pari con i nostri avversari. Abbiamo creato 2-3 azioni pericolose che non siamo riusciti a concretizzare. Sì, c’è stato un momento in cui la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. Diciamo che non abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che ci sarebbe servita, penso all’occasione capitata a Dzemaili, quando di testa ha impegnato Szczesny, e soprattutto al tiro di Di Francesco ribattuto dal palo: Destro era lì ad un passo, ma il pallone è andato da tutta un’altra parte». Ma questo Bologna «ha fatto meglio che a Firenze», come sottolinea Donadoni, quando prova a cogliere un aspetto positivo in una giornata così storta.

GIUDIZI – Un nazionale fresco di chiamata, un altro infortunato. Di Francesco e Verdi. Questo il giudizio di Donadoni, che al momento delle dichiarazioni non era ancora a conoscenza della lista dei convocati: «Verdi, già nel riscaldamento si toccava la coscia, non ho detto niente perché mentalmente può reagire nella maniera sbagliata. Già dopo 10’ si era avvicinato dicendo che aveva fastidio, ora sappiamo che ha un risentimento all’adduttore della coscia destro… Di Francesco? Sì, sta facendo bene, ha dimostrato entusiasmo e quella vivacità che mi piace».

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