Il decreto dignità, trasformato ieri in legge dal sì definitivo del Senato, riguarda anche lo sport. Quello che ha destato il maggiore sconforto nel mondo dello sport è che all’interno del decreto vi sono le disposizioni per il divieto di pubblicità dei giochi di scommesse che tanto hanno aiutato, a livello economico, specialmente il calcio italiano. La prima conseguenza del provvedimento, scrive La Gazzetta dello Sport, è il divieto di esporre maglie che reclamizzano giochi e scommesse (l’ultimo caso prima del divieto è stato l’accordo pluriennale firmato dalla Roma per le tenute di allenamento), ma sono proibite tutte le forme di pubblicità anche indiretta. E dal primo gennaio 2019, il divieto si estenderà anche alla proibizione per qualsiasi forma di pubblicità negli eventi sportivi.