Il Messaggero (G. Lengua) – A di là del risultato, dei problemi finanziari del club, del settlement agreement e del transfer balance, il primo tempo contro la Cremonese ha dimostrato che serve subito un centrale difensivo. La Roma è in piena emergenza difensiva perché senza N’Dicka, Smalling e Kumbulla l’unica alternativa è adattare qualcuno che possa tappare il buco. Ma è una strategia che non porterà lontano.

Forse Tiago Pinto pensava che l’operazione Bonucci sarebbe andata in porto. Il “no” della proprietà lo ha spiazzato e adesso non ha altre cartucce da sparare. Il problema, però, rimane, perché quando la Roma affronterà squadre più attrezzate sarà complicato tenere a bada le incursioni avversarie.  Passare da un’idea di giocatore d’esperienza come Bonucci a un giovane con 12 minuti in Serie A, sembra più una mossa della disperazione che creativa.

Dean Huijsen della Juventus però è sotto osservazione, i giallorossi potrebbero battere la concorrenza del Frosinone e aggiudicarsi il diciottenne in prestito secco. Preoccupa la sua inesperienza, nel resto del campionato ha giocato nella squadra B bianconera che milita in Serie C e potrebbe non essere utile alla causa romanista. Pinto ha puntualizzato: “Il mio lavoro alla Roma è sempre stato così e non mi sono mai lamentato, ho sempre portato a casa soluzioni interessanti. Anche a gennaio, penso a Sergio Oliveira o Llorente o altri. In portoghese diciamo che fare le cose bene e velocemente è impossibile, io lavoro per fare il meglio a Roma nelle condizioni in cui sono”. In realtà la situazione difensiva era nota da diversi mesi, come ha rimarcato l’allenatore.