Di Francesco: «Vietato snobbare questa coppa. Schick? Aspettiamolo»

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese)Vietato snobbare la Coppa Italia. Il messaggio arriva direttamente dal comandante, da Eusebio Di Francesco, che sa bene che – a conti fatti – questa è davvero la strada più breve per poter vincere qualcosa. Anche se il tabellone, eventualmente, dopo il Torino metterebbe la Roma di fronte alla Juventus, sempre nel caso in cui anche i bianconeri superino stasera il Genoa. «Noi non dobbiamo sottovalutare nessuna competizione, non condivido il fatto che si snobbi questa coppa – dice il tecnico della RomaPer noi è un vantaggio entrare in scena agli ottavi, sarebbe giusto fare i turni preliminari come in Inghilterra o altre nazioni. Ma per crescere e migliorare bisogna avere l’ambizione di vincere ogni competizione. E siccome vincere aiuta a vincere, fare risultato oggi vorrebbe dire prepararsi al meglio verso la sfida con la Juventus».

LA SFIDA – Già, perché poi sabato c’è proprio la Juve. E forse è anche per questo che oggi Di Francesco rivoluzionerà completamente la squadra, facendo almeno 7-8 cambi se non anche di più. «Ma noi ragioniamo solo sul Torino e la dimostrazione è da come ho preparato la sfida con il Cagliari, dove tutti pensavano che Nainggolan potesse non giocare – continua Di Francesco –. Quella di sabato, comunque, è una sfida importante, ci dirà tanto, anche dal punto di vista della forza». Prima, però, c’è il Torino. Appunto. «Una squadra che ha messo in difficoltà tante grandi e che ha fatto risultato a San Siro, contro l’Inter. Loro, tra l’altro, non avendo altre competizioni punteranno molto sulla Coppa Italia». Per superare l’ostacolo, Di Francesco si aspetta molto da Schick, che stavolta giocherà come centravanti. «L’idea è quella. Dobbiamo attaccare meglio la porta, creiamo tanto ma sotto porta non siamo cinici – chiude DiFraPatrik deve migliorare come condizione fisica e nell’aspetto tattico. Ma ci vuole un periodo di assimilazione. Come in tante altre volte siamo stati troppo frettolosi. Io non lo sono, ma aspetto risposte migliori».

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