Di Francesco sulla polveriera Roma: «Non mi serve la fiducia di nessuno»

Il calendario in questo momento è il miglior alleato di Di Francesco: tre partite in sette giorni col Plzen che chiude questo cerchio. Servono tre vittorie, o almeno due con un pareggio contro la Lazio, altrimenti a Pallotta e Baldini potrebbero venire delle brutte idee. Come riporta il Corriere della Sera la società non ha un piano B e tutti si augurano che possa andare avanti anche perché è la soluzione più economia. I nomi che girano non convincono mentre Conte è inavvicinabile per costi ed ambizioni. Le parole del mister in conferenza stampa: “Siamo tutti nervosi quando le cose non vanno bene. Siamo qui per capire perché certe cose non funzionano e vogliamo risolverle insieme. Il concetto è uno: io ho bisogno dei calciatori e loro hanno bisogno di me, soltanto insieme possiamo uscire da questo momento, senza puntare il dito e senza pensare se uno è più bravo di un altro. Sappiamo che non stiamo facendo bene ma anche che possiamo risalire la china“. Il turnover è necessario per i tanti impegni ravvicinati: “Ci sono tante partite da fare, stasera giocherà uno tra Dzeko e Schick. Farò una valutazione, visto che Edin ha giocato tanto“. Sempre in campo il bosniaco: 180 minuti su 180 con la nazionae, 450 su 450 in campionato e 90 su 90 in Champions.

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