Di Francesco deluso: «Tanta sfortuna, volevamo la Coppa»

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – «Mi girano le scatole», perché la quarta è senza appello. Passi per l’Inter, il Napoli, l’Atletico Madrid. Ma a Eusebio Di Francesco l’ultima sconfitta stagionale ha mandato di traverso non solo l’anticipo di panettone — e pazienza — ma pure la preparazione della sfida con la Juventus. E qui meno pazienza. «Non devo chiedere scusa a nessuno, perché chi lo fa di solito non ha dato il massimo — ancora il tecnico — . Qui ho visto eliminazioni contro squadre di B… Io di questa prestazione non butto via tutto, ho visto cose buone. Non parlo mai di sfortuna, stavolta faccio un’eccezione. Ma sono l’allenatore, sono io il responsabile di questa sconfitta. Passare il turno sarebbe stato fondamentale per il nostro processo di crescita, la Coppa era un nostro obiettivo».

POCO CATTIVI – E certo che dieci undicesimi diversi rispetto alla gara con il Cagliari sono sembrati lusso eccessivo: «Quando hai due partite ravvicinate devi fare una scelta, ma ho messo dentro quasi tutta gente che aveva già giocato — aggiunge DiFra —. Abbiamo creato tanto, sbagliato l’ennesimo rigore e fallito tante occasioni: ci capita troppo spesso ed è una colpa, siamo stati poco cattivi sotto porta e in fase difensiva sui calci piazzati. Questo aspetto non lo puoi comprare, però allenare sì. Dzeko rigorista? Non doveva esser lui. Ma s’è sentito di calciarlo ed è un peccato: psicologicamente può essere fastidioso. Però con Schick s’è mosso bene». Il ceco ha colpito il 16° palo stagionale della Roma: «Ci vuole più determinazione, è una pecca di questa squadra. Ora con la Juve metteremo in campo tutta la nostra voglia di riscatto».

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