Di Francesco: “A Roma ci sono le pressioni delle radio. Bisogna estraniarsi. Chi allena e chi gioca dovrebbe chiamarsi fuori dal rumore di fondo delle pressioni. Lo scudetto lo sento mio”

Eusebio Di Francesco

Eusebio Di Francesco, mister del Sassuolo, è stato intervistato da Walter Veltroni per Il Corriere dello Sport e ha parlato anche del suo trascorso alla Roma. Queste le sue parole:

Lei ha vinto uno scudetto con la Roma…
Vincemmo perché eravamo un gruppo molto solido. Io, nell’anno in cui conquistammo il titolo, ebbi due incidenti molto seri. Giocai solo cinque partita in campionato e una in coppa Uefa. Ma quello scudetto lo sento mio anche perché il lavoro fu preparato negli anni. Eravamo un gruppo solido e affiatato“.

Perché a Roma è tanto difficile allenare e vincere?
Ci sono le pressioni, quelle delle radio ad esempio. E ora i social, che non aiutano a dare serenità. Bisogna estraniarsi, liberarsi dalla pressione esterna, chiudersi. E’ decisivo un gruppo coeso e Roma, da questo punto di vista, può essere dispersiva. Chi allena e chi gioca dovrebbe chiamarsi fuori dal rumore di fondo delle pressioni…E’ lì la forza di un gruppo. Tanti ragazzi si fanno condizionare dai giudizi dei giornali. io me ne sono sempre disinteressato. Non ho mai chiamato un giornalista in vita mia. Ce ne sono certi che dicono che un giocatore dovrebbe giocare perché è in forma ma io non li ho visti ad un allenamento…“.

Le piacerebbe allenare la Roma un giorno?
Se ne è parlato anche troppo. E non mi piace farlo. Roma mi ha dato molto. E quando torno mi sembra di non essere mai andato via. Tutto qui. Nient’altro“.

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