Di Biagio: “Zaniolo è un predestinato, ma non abbiamo ancora scoperto un Totti o un Del Piero. Pellegrini? Per l’Europeo tutti sono arruolabili”

Luigi Di Biagio, allenatore dell’Italia Under 21, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa. Il tecnico degli azzurrini ha parlato anche Nicolò Zaniolo. Queste le sue parole:

Gigi Di Biagio, come giudica lo stato dell’arte dei nostri migliori ventenni lei che li dovrà guidare nell’appuntamento più atteso?
«Non abbiamo un Totti o un Del Piero o, forse, non l’abbiamo ancora scoperto. Ma il talento c’è ed è “diffuso”».

Un talento «diffuso» che, fra cinque mesi, saprà reggere la pressione di un Europeo in casa?
«Ai nostri ragazzi, anche ai più bravi, manca quell’abitudine a giocare quando in palio c’è qualcosa di grande: l’Europeo in Italia, con le sue straordinarie attenzioni, aiuterà un’intera generazione ad accelerare il processo di crescita».

Zaniolo?
«Un predestinato. È incredibile come stia mettendo in mostra tutte le sue qualità in un colpo solo…».

Qualcuno vede in Tonali un nuovo Pirlo…
«Tonali è bravo, molto bravo. Direi universale e sul ruolo ho una mia idea: più che centrocampista “basso”, lo vedo interno».

Andremo all’Europeo senza paura…
«Arriveremo all’Europeo pronti a giocarcela con tutti. Ce lo ha detto il modo con il quale abbiamo affrontato, a novembre, Inghilterra e Germania: contro due delle pretendenti al titolo abbiamo perso senza meritarlo».

Si può dire che il tridente «leggero» usato da Mancini sia figlio dell’esperienza della sua Under agli Europei di due anni fa, Germania battuta con Berardi, Bernardeschi e Chiesa là davanti?
«Fu una grande impresa, è vero. Ma quello che si può dire è che io e Roberto (Mancini, ndr) pensiamo il calcio allo stesso modo».

C’è un input perché dall’Italia maggiore in giù si giochi con lo stesso modulo?
«Nessun input, ma stessa lunghezza d’onda all’interno dell’attuale federazione. Mi dispiace quando sento i colleghi bocciare terzini che sanno spingere perché sostengono che non fanno attenzione alla fase difensiva».

Le faccio altri nomi. Donnarumma, Chiesa, Barella e Pellegrini: Mancini li ha promossi, lei li considera ancora arruolabili per il vostro Europeo?
«Tutti lo sono. Anche loro. Una cosa è certa: avrò a disposizione la squadra più forte possibile».

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