La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, è presente anche un’intervista a Marco Delvecchio. L’ex attaccante della Roma si è soffermato soprattutto su Mourinho. Queste le parole di Super Marco.
Marco Delvecchio, lei ha vissuto Fabio Capello che, il primo anno, incontrò qualche difficoltà e poi vinse lo scudetto. Sarà così anche per Mourinho?
Questo non lo so, però so che ci sono allenatori che non solo vanno aspettati, ma di cui vale la pena fidarsi, anche quando ci sono momenti difficili come può essere questo, anche se nulla è perduto e la Roma è ancora quarta in campionato.
E Mourinho, per lei è uno di questi?
Certo, per lui parla la carriera. Io comprendo che ci sia un po’ di frustrazione, perché la Roma non vince da tanto e c’è voglia di tornare a farlo subito. Arriva uno come Mourinho e pensi immediatamente: ora ci siamo. Ma anche lui non ha la bacchetta magica, ha bisogno di tempo e di giocatori. Noi eravamo una buona squadra il primo anno, non vendemmo nessuno, e poi, con l’arrivo di Batistuta, Emerson e Samuel sapete come è andata a finire: con lo scudetto.
La Roma è una buona squadra?
Non è perfetta, è migliorabile in molti ruoli, ma non è neppure così scarsa come magari sento dire. La base c’è, occorre soltanto di un po’ di pazienza, di lavoro perché le cose non si cambiano in poche settimane e come sono andati gli ultimi due anni lo sappiamo tutti. E poi c’è bisogno di fiducia perché di allenatori così a Roma non ne abbiamo visti molti e quindi non resta che credere in lui e nelle sue scelte.