Delvecchio: “Il derby è importantissimo per la supremazia cittadina. Dzeko è un grandissimo centravanti. La Roma ha due esterni d’attacco incredibili”

Marco Delvecchio

Marco Delvecchio, ex giocatore della Roma, è stato intervistato da Roma Radio e ha parlato delle sue emozioni pre derby e della partita di domenica. Queste le sue parole:

Ti hanno chiesto di tutto, ti manca la vigilia del derby?
“Della vigilia non mi importava nulla, ridevo e scherzavo fino a 5 minuti prima. Mi concentravo nel tunnel, mi mancano le farfalline allo stomaco lì. Giocare partite simili è sempre bello”.

Hai vissuto il derby quando contava solo per la supremazia e il derby che contava per lo scudetto. Cambiava?
“Il derby è importantissimo per la supremazia cittadina ed era sentito, ma quando sai che una partita così importante vale anche per qualcosa di più grande è ancora più bello. Tra il ’99 e il 2002 ci sono stati derby spettacolari, con due squadre fortissime”.

Se potessi regalare alla Roma uno dei giocatori che ha giocato i derby con te, chi sceglieresti a parte Totti?
“Montella”.

Litigate con tuo figlio quando giocate in giardino?
“Giochiamo a chi prende più volte il palo. Se baro? No…”

Che idea ti sei fatto di Dzeko? Come te è molto utile alla squadra…
“Ha la mentalità giusta, quella del sacrificio. È fondamentale per una squadra che vuole vincere. È un grandissimo centravanti, è stato frenato da qualche infortunio, ma spero che domani possa segnare, dopo essersi sbloccato in Champions”.

Salah quanto corre?
“Mamma mia… forse Gervinho è più agile, Salah è più potente. La Roma ha due esterni d’attacco incredibili, è la squadra più forte del campionato, non c’è storia a livello di formazione. Poi il campo è un’altra cosa, il calcio riserva sempre sorprese, ma sulla carta la Roma è la più forte in assoluto”.

Cosa pensi dei black-out che colpiscono la Roma? C’è una spiegazione emotiva?
“Secondo me la Roma ha ancora un difetto di mentalità. Essere consapevoli di essere forti a volte porta a rilassarsi, ma non si può fare né in Italia, né in Europa. Bisogna limare questo difetto di mentalità, se lo farà può far gol quando vuole e difendere benissimo”.

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