Defrel e la Roma. Stavolta senza pali

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – È il Toninho Cerezo di questi giorni. Perché Gregoire Defrel non sa neppure cosa siano le tentazioni social: il suo profilo twitter lo ritrae ancora con una maglia del Sassuolo, quello Instagram è fermo (come la Roma tutta, del resto) al derby di novembre, e non è che prima fosse innaffiato quotidianamente da chissà quali novità. Defrel è Cerezo perché mentre gli altri vanno in vacanza lui resta a Trigoria ad allenarsi, a spingere per recuperare. Piano con le facili strumentalizzazioni: avesse vissuto due mesi normali, oggi certamente anche l’attaccante francese sarebbe in qualche isola a prendere il sole.

IL TUNNEL – Non è Gregoire il buono, Gregoire lo speciale. Anche se di ordinario, in questi cinque mesi scarsi di stagione romanista, per il nostro non c’è stato nulla. È una perenne rincorsa, la sua storia con la Roma. E senza un briciolo di luce, solo tunnel, solo rimbalzi e mai un controllo al volo. A Trigoria sarebbe dovuto arrivare un anno fa di questi tempi, e chissà come sarebbe cambiata la sua parabola, quella della Roma di Spalletti, quella del mercato estivo del club giallorosso. Esercizio che serve a poco. E poco aiuta a ricordare che Defrel paga sulla pelle quella valutazione da 23 milioni di euro che suona sinistra molto più del suo piede preferito. Valutazione che, nessuno confermerà mai ufficialmente, in qualche modo risente anche della doppia operazione con il Sassuolo per Pellegrini. Ma ora quel 23 è – in tutti i sensi – sulle spalle del francese. Ed è un peso che Defrel fin qui non è riuscito a gestire, il peso di non aver segnato neppure un gol. Per carità, bomber non è mai stato. Ma in carriera, da quando ha abbandonato i settori giovanili, non gli era mai capitato di passare il Capodanno a secco, senza reti.

LA SITUAZIONE – Ora il tunnel, almeno quello legato all’infortunio, sta per terminare. Luce fu, perché il trauma alla rotula sinistra che l’ha bloccato il 26 novembre scorso, proprio quando a Genova Defrel aveva mostrato segnali di incoraggiamento, ora è alle spalle. Merito dell’ultima cura legata ai fattori di crescita, merito anche del lavoro di potenziamento muscolare che il francese sta svolgendo in questi giorni in solitaria a Trigoria. Vale giusto sussurrarlo, perché l’appuntamento è stato più volte rimandato. Ma contro l’Inter Defrel tornerà tra i convocati, questo è l’obiettivo, questo c’è nel cronoprogramma. E non è passaggio da poco, perché Di Francesco vede nell’attaccante caratteristiche tecniche che nessun altro ha nella rosa della Roma.

RIPARTENZA – Come per incanto, a Gregoire toccherà ripartire da quel palo quasi abbattuto con la rotula a Marassi. Sfortuna o no, dipende dai punti di vista. Quel giorno Defrel avrebbe potuto fratturarsi la gamba. Ha saltato giusto due mesi, ora nel motore ha la benzina per spingersi oltre quello zero nel tabellino che fa male più dei legni di Marassi. E chissà, magari poi tornerà ad aggiornare anche i suoi profili social.

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