De Rossi: “Penso di essere un degno sostituto di Totti, non a livello tecnico ma come sentimento. L’accordo per il rinnovo era nell’aria” – VIDEO

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, è stato intervistato dopo il rinnovo del contratto fino al 2019. Queste le sue parole:

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Hai parlato di una famiglia e ora sei il capo famiglia…
Il mio ruolo cambia pochissimo, negli ultimi anni ero il più vecchio. Questa famiglia l’ho sempre portata sulle spalle condividendo con lui il peso. L’anno prossimo sarà simile a quest’anno, ma questa mancanza farà male a tutti, sarà la risposta del pubblico importante. Devono starci vicino, dovranno essere sempre quelli di domenica. Erano così tanti perché era un giorno particolare.

L’emozione del gol?
Bella ma è durata poco, pensavo fosse decisivo. Dopo Roma-Porto che l’ho tirata fuori dalla Champions riportarla sarebbe stato bello. Però considerando l’epilogo è stato bello così.

Il tuo gol preferito in generale?
Quello che ho fatto a Siena durante il primo Spalletti, stavamo soffrendo e ho fatto gol e poi una corsa sotto il settore che esplodeva e sono caduto su uno stendardo di De Falchi. Quest’anno ne ho fatti due su rigore e uno a porta vuota, quello di domenica era il più distante.

A quanti tatuaggi sei arrivato?
A tanti, qualcuno in famiglia dice troppi. Qualcuno della mia stessa età! Non farò mai il collo e le mani, posso venire a firmare i contratti sembrando una persona seria. Il mio amico sardo che fa i tatuaggi è davvero un artista, sono affezionato a quelli che raffigurano San Pietro e Castal Sant’angelo.

Dove andrai in vacanza?
Dovrei andare in Giappone che non l’ho mai vissuto. Lì il tatuato non è molto apprezzato, dobbiamo capire bene se sono ben accetto.

Molti chiedono se rinnovi!
Abbiamo messo la firma oggi, la cosa era praticamente fatta. Ho chiesto di non parlarne domenica perché era un giorno dedicato a un’altra storia, che non finirà mai. L’accordo c’era già nell’aria, oggi abbiamo messo la firma perché io devo andare in Nazionale e gli altri devono partire.

Il tuo rinnovo e quello di Kevin ci hanno fatto bene…
La base su cui ricominciare è stabile e forte. Kevin sarà sempre più vicino al romanismo, è un olandese atipico, molto caldo e appassionato. Io vivo questa professione con passione, penso di essere un degno sostituto di Totti, non a livello tecnico ma come voglia.

Bilancio sulla stagione?
Una delle migliori, tra le prime 3 che ho fatto. Casualità vuole che in queste stagioni le abbia fatto sotto la guida di Spalletti. Non è un caso che sono tornato a macinare, devo ringraziarlo e mi sono sempre trovato benissimo. Questa acquisisce valore perché la scorsa era stata interrotta da infortuni. Sono contento dello staff sanitario che mi ha aiutato, mi hanno dato una mano gigante. Giocare a certi livelli a 34 è più importante di giocare quando si è giovani.

Serie tv preferite?
Io sono malato, volevo tatuare i 5-6 personaggi preferiti della mie serie preferite. Tante serie tv americane per lo più, è il mio passatempo più grande. Aspetto che si addormentino i bambini ma a volte si addormenta anche mia moglie. Ho visto Fargo e basta perché poi sono un animale, guardo 20 episodi di fila e poi rimango triste.

Chiedono di stare 100 anni con noi…
Per ora ci si deve accontentare di due! Per i tifosi della Roma dopo Francesco sarebbe stato una mazzata perdere anche me. C’è anche Florenzi ma ha ancora tanti anni per dimostrare quanto amore ha da dare alla Roma.

Il tuo piatto preferito?
Ne ho tanti purtroppo. Essendo romano la carbonara è tra i piatti preferiti che non potremmo mangiare. Lingua, coda, sono appassionato anche di quello. Poi sono un mangiatore di gelato, il lunedì sera mi faccio una bella vaschetta di gelato.

DE ROSSI A SKY:

Arriva il rinnovo fino al 2019…
Non ho sensazioni particolari, la novità è per voi io lo sapevo da parecchio. In questi mesi ho pensato a tante cose e ho preso questa decisione; sono contento che anche la società sia stata felice nel volermi tenere fortemente, soprattutto dopo l’arrivo di Monchi.

Le lacrime nella festa di Totti e il passaggio della fascia da capitano…
Commozione per un grande amico, perché non si tratta di un passaggio di testimone, visto che Francesco quest’anno ha giocato 10 minuti, è un mio amico che mancherà negli spogliatoi, come successo per Perrotta, Tonetto e Cassetti. Mi dispiace non averlo li accanto in panchina o in campo.

Ora quanto manca per lo scudetto…
Mancano quattro punti e bisognerebbe leggere in questi 4 punti e vedere quanto sia la distanza reale, perché la Juventus ha gestito questo vantaggio e quindi credo che il divario sia più grande. Siamo qui per consolidare questo secondo posto e ora è importante parlare poco e lavorare in maniera forte e seria durante l’anno. Dobbiamo iniziare a lavorare sulla falsa riga di quest’anno.

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