La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Se Stefano Pioli si gioca quasi tutto, per Daniele De Rossi la sfida di domani vale molto. Forse anche moltissimo. Perché raggiungere la semifinale di Europa League vorrebbe dire mettere un altro bel mattoncino sul suo futuro, eventualmente ancora colorato di giallorosso.

Insomma, arrivare tra le prime quattro della coppa non vorrebbe dire solo – molto probabilmente – confrontarsi ancora con il Bayer Leverkusen, ma anche mettere un’ipoteca sul futuro. E forse, a quel punto, anche i Friedkin dovrebbero riflettere sull’opportunità (o meno) di accelerare i tempi sulle riflessioni finali: confermare De Rossi o meno? Offrirgli il famoso rinnovo o no?

Arrivato il 16 gennaio scorso per sostituire un totem come Mourinho, probabilmente i Friedkin lo avevano scelto per fare da traghettatore, pensando poi di poter arrivare a qualcun altro più pronto per la prossima stagione. E forse neanche loro si aspettavano che Daniele potesse fare così bene da subito, rimanendo poi felicemente spiazzati in corsa. 

Sta di fatto che nonostante i risultati e le prestazioni, ad oggi ancora gli è stato proposto il rinnovo. Nonostante poi De Rossi abbia dimostrato altro: dalla dialettica alla gestione delle situazioni. Ad Udine, per esempio, tutta la vicenda Ndicka l’ha gestita direttamente lui, quasi fosse un dirigente. Ed allora la sfida di domani può essere davvero un ulteriore grande test: per lui, ma anche per il club.