Da Wome a Diawara: viaggio nell’Africa giallorossa

Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – Si chiama Amadou Diawara ed è il secondo acquisto di Gianluca Petrachi, nuovo direttore sportivo della Roma, dopo l’esterno ex Juve Leonardo Spinazzola. Un giovane playmaker, classe 1997, attualmente impegnato in Coppa d’Africa con la sua Guinea, reduce da un triennio al Napoli privo di grosse soddisfazioni a livello personale. Pochi minuti giocati, un ruolo di riserva pressoché consolidato (soprattutto nell’ultima stagione) e l’esigenza di cambiare aria per tornare a mostrare il proprio valore. Come ai tempi del Bologna, quando il baby Amadou, giunto dalla Serie C, sorprese tutti per classe e personalità.

La Roma ha puntato su di lui, tornando ad acquistare un giocatore africano dopo ben 3 anni. L’ultimo fu Moustapha Seck, esterno senegalese che a dir la verità non ha lasciato grosse tracce in giallorosso. Una sola presenza in prima squadra, in Europa League contro l’Astra Giurgiu, poi alcuni prestiti e un anonimato costante. Il feeling col continente nero si mantiene però nel tempo: il primissimo acquisto africano, nell’estate del 1998, fu il terzino sinistro Pierre Nlend Wome, fresco di mondiale francese disputato col suo Camerun. Un’avventura sfortunata per lui, mai come quella di Saliou Lassissi, approdato nel 2001 con tante speranze (era considerato un centrale difensivo estremamente promettente) e distruttosi una gamba in piena estate, durante un’amichevole contro il Boca Juniors. Esponente, Lassissi, della Costa d’Avorio, la nazione africana maggiormente rappresentata nella storia romanista (oltre a lui Tallo, Gervinho e Doumbia) al pari della Nigeria (Wahab, Ajide, Sadiq e Nura).

In questo viaggio incontriamo assi e meteore. Positivi i percorsi del difensore marocchino Medhi Benatia, del regista maliano Seydou Keita e dell’attaccante egiziano Momo Salah, rimpianto da tutti dopo i successi ottenuti con la maglia del Liverpool. Meno sfavillante il ricordo di un altro egiziano, penultimo acquisto del Franco Baldini direttore sportivo: Ahmed Hossam Mido, il nemico-amico di Ibrahimovic ai tempi dell’Ajax che qui a Roma non è riuscito a farsi apprezzare. Negative anche le avventure del ghanese Samuel Kuffour (iniziò alla grande, poi discusse con Spalletti e sparì dai radar) e del congolese Shabani Nonda, centravanti fortissimo ma approdato a Roma in condizioni fisiche precarie dopo i tanti infortuni accusati negli anni precedenti. Conserviamo invece dolci ricordi del regista marocchino Kharja e del difensore maliano Diamoutene: il primo segnò di testa al Delle Alpi nel 2006, regalandoci un inaspettato pareggio contro la Juventus di Capello, mentre il secondo si rese partecipe nel 2009 di una splendida (e drammatica) partita in Champions League contro l’Arsenal, ritrovandosi in coppia con John Arne Riise al centro della difesa.

Tutti gli africani della Roma

CAMERUN: Wome
REP.DEM.CONGO: Nonda
COSTA D’AVORIO: Lassissi, Tallo, Gervinho, Doumbia
GHANA: Kuffour, Barusso
EGITTO: Mido, Salah
MALI: Diamoutene, Keita
MAROCCO: Kharja, Benatia
NIGERIA: Wahab, Ajide, Nura, Sadiq
GUINEA-BISSAU: Ednilson
SENEGAL: Seck, Keba
GUINEA EQUATORIALE: Machin
GUINEA: Diawara

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