Crotone, Zenga: “Contro la Roma dovremo fare la partita perfetta e avere un pizzico di fortuna. Di Francesco è il tecnico giusto per i giallorossi”

Walter Zenga, allenatore del Crotone, questa mattina ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domenica pomeriggio contro la Roma. Queste le sue parole:

Che cosa dovrà fare il Crotone domenica contro la Roma?
Il Crotone deve giocare la sua partita in modo semplice, con grande serenità e deve porre attenzione alle proprie qualità. Rispettare il valore dell’avversario ma facendo sparire dalla mente la parola timore reverenziale. Io guardo sempre i miei giocatori, come rispondono in allenamento, qual è il loro atteggiamento e mi baso su quello non su gli avversari. E’ una visione differente, se c’è Kolarov non penso che Ricci non va bene, penso invece come Ricci possa mettere in difficoltà Kolarov, magari sarò ottimista o qualcuno penserà che sono presuntuoso ma cerco di basarmi sempre solo sulla qualità dei miei giocatori. Rispettiamo la Roma, che è tra le prime 8 squadre d’Europa e martedì ha fatto una grande partita a livello tattico.

Cosa ne pensa di Di Francesco?
Stimo molto Di Francesco, l’ho sempre seguito fin da quando allenava il Sassuolo lo ritengo bravo e preparato e con il carattere giusto per allenare la Roma.

Un successo, quello con la Sampdoria che non deve distogliere lo sguardo alla lotta punto su punto.
Subito dopo la vittoria contro i doriani abbiamo iniziato subito a pensare alla gara contro la Roma. Sappiamo che non possiamo mollare di un centimetro. Le partite partono da 0-0 quindi siamo tutti sullo stesso livello poi dipende da come la interpreti e da come vanno certi episodi di gioco. Nel caso del gol di Simy è l’atteggiamento che ha fatto la differenza, in altre situazioni il portiere l’avrebbe salvata, sono straconvinto di questo. Ho letto con molto interesse l’intervista di Monchi, ho guardato tra le righe ed è vero: le squadre a questi livelli non possono avere cali di concentrazione, anche perché su quattro giorni che hai a disposizioni tra una partita e l’altra, due li fai di scarico e poi riprendi subito a lavorare. Oggi come oggi quando parli di giocatori come Dzeko o Strootman non hai la sensazione di elementi che possano subire cali di concentrazione.

Giocare contro squadre come la Roma è uno stimolo per voi?
Lo stimolo per noi è arrivare alla salvezza il prima possibile.

Domenica arriverà a cento giorni sulla panchina del Crotone…
Un bel traguardo, ma devo dire che la squadra si è messa subito a disposizione lavorando al meglio. Appena sono arrivato a Crotone mi sono trovato molto bene a livello di feeling con il club e questo è importante. Non bisogna fare tabellini ma lavorare giorno dopo giorno, tenendo alta l’attenzione. L’unica cosa che penso e che bisognerà vincere più partite possibili, giocando sulle nostre caratteristiche.

Qual è la quota salvezza?
E’ difficile, perché ci sono molti scontri diretti nelle prossime giornate ed è complicato dire chi possa sopravanzare uno o l’altro. ho Un rammarico, quello di essere arrivato tardi per la prima partita contro il Sassuolo. Se fossi arrivato prima le cose sarebbero state differenti, ma anche con la Lazio è evidente l’esempio di come la squadra sia cambiata. Nelle altre partite non abbiamo mai mollato un centimetro e la partita è sempre stata in bilico. Sono felice che i giocatori mi seguono per ottenere il meglio, che non sempre significa vincere.

Una squadra che sembra essere cambiata dal suo arrivo, lo dimostra il gioco e l’atteggiamento in campo della squadra…
Bisogna giocare a calcio, tutti mi dicono che bisogna essere aggressivi e determinati. Io dico che bisogna mettete palla a terra e giocare. Il risultato passa attraverso il gioco, siamo consapevoli di dover mettere atto la partita perfetta, anche se ci vuole sempre quel pizzico di fortuna che non guasta, soprattutto conto una grande squadra come la Roma. Ci vuole sempre un atteggiamento positivo.

Quanto è importante questa partita?
Io prima di ogni partita faccio le stesse cose per i miei giocatori. Gli dò delle indicazioni, li stimolo, gli dò dei suggerimenti, ogni partita è importante, l’obiettivo è il risultato che passa attraverso il gioco. A lungo termine secondo me abbiamo la possibilità di fare dei risultati positivi poi è ovvio che se incontri avversari più forti sai che devi fare la partita perfetta, devi mettere in campo tutto e devi avere fortuna, che ti viene incontro solo se il tuo atteggiamento è positivo.

Infortuni?
Non saranno della gara Festa, Simic, Budimir, Izco. Per quello che riguarda  Tumminello, lui ha un programma dettato dalla Roma, che lo ha operato. Dopo l’ultima sosta avrebbe dovuto iniziare a entrare in un contesto di partitelle con la squadra. In questa settimana si è allenato così così e mi sono arrabbiato. Ieri l’ho guardato e gli ho detto: senti e se mi fai un quarto d’ora? E devo dire che ha sorriso. Seriamente penso che ancora ci vorrà del tempo, ci vuole pazienza, diffido molto dai rientri miracolosi e potrebbe tornare arruolabile dopo Pasqua. Domenica potrei portarlo in panchina esclusivamente per dargli la gioia di rivedere da vicino i suoi ex compagni. Guardo sempre i miei calciatori, valuto come stanno e le risposte che mi danno e mi regolo di conseguenza. Mi baso molto sulle qualità dei mie calciatori.

Qual è il suo rapporto con la società?
Con la società ho un filo diretto ed è una bella cosa per tutta la città di Crotone. Non ho presunzione, penso sempre di battere tutti, ho un atteggiamento mentale positivo anche quando le cose si fanno più difficili e non riusciamo a fare quello che vogliamo. La mia filosofia è sapere qual è il mio obiettivo quando lavoro, le aspettative sono delle false realtà che vengono create dai risultati. Non mi sento ne bravo se vinco ne scarso se perdo, ho un mio equilibrio mentale, la mia vittoria è comunque la salvezza del Crotone.

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