Corsa Champions: derby di lancio per Lazio e Roma

Il Messaggero (A. Sorrentino) – Siamo ormai giunti a due terzi del campionato, e lo si può già definire il più scombiccherato e paradossale di sempre. Quindi bisogna approfittarne. Mai, a memoria di ogni guardone di calcio che si rispetti, la qualità generale del gioco, degli interpreti e dell’intensità agonistica sono stati a livelli così bassi, mai si sono viste squadre di vertice così flebili e incapaci di tenere un ritmo decente giocando tre partite a settimana.

Le inseguitrici del Napoli fanno a gara a chi va peggio, come nell’ultimo turno, in cui hanno frenato tutte tranne la Juve. Di questa temperie (sotto) culturale, le squadre romane possono, devono approfittare, per inseguire la Champions. Rubando il verso al caro vecchio Elvis, il quale a sua volta fregò il motivo proprio a “O sole mio” è il caso di dire: it’s now or never, adesso o mai più.

Anche per tentare l’en plein, ossia entrambe in Chapions, riuscito solo due volte nella storia, alla fine delle stagioni 2000-2001 (quella della Roma campione d’Italia e della Lazio campione uscente) e 2006-2007 (quella del post Calciopoli e senza la Juve in A).
Ora la Lazio è terza e la Roma quinta, anche se bisogna tener conto dell’anomalia Juventus, che per punti fatti renderebbe la Lazio quarta e la Roma sesta: ma la strana storia del -15 ai bianconeri a torneo in corso è un’altra follia della nostra serie.

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