Il Giornale – I medici e gli infermieri sono i più esposti al virus, ma ancora devono cercare di recuperare le mascherine, data la mancanza di esse. Inoltre, i tamponi vengono fatti prima ai calciatori che al personale ospedaliero. Tutto ciò è impensabile, come sostiene Nicola Mumoli, direttore di medicina interna dell’Ospedale di Magenta: “Se si deve scegliere tra un calciatore ed un medico non ci sono dubbi“. Anche Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, denuncia la mancanza di materiale protettivo per i medici: “C’è una drammatica carenza di protezioni”.