Il Messaggero – Totti sfida l’ultimo tabù

Totti Roma-Catania PR

«È il record più bello…», urlava Francesco Totti dopo aver segnato, lo scorso 8 aprile, la rete numero 9 alla Lazio. Nove gol alla squadra biancoceleste in campionato, come Dino Da Costa a Marco Delvecchio, ma ancora zero in Coppa Italia. E, non a caso, l’unico record che gli manca è proprio quello di cannoniere di Coppa, titolo che è detenuto da Roberto Pruzzo con 20 reti. Totti ha firmato in carriera 17 gol in coppa ma nessuno alla Lazio, affrontata quattro volte. Figuratevi, perciò, quanta voglia abbia di infrangere domani questo tabù, sapendo che una sua rete potrebbe pesare tantissimo.

LE SFIDE – Il capitano ha già alzato due volte al cielo la Coppa (nel 2007 e 2008, sempre in finale contro l’Inter), sogna la stella d’argento per il decimo successo della Roma, ha segnato 4 gol nelle finali, andando a segno in tre finali diverse. Contro la Lazio in Coppa Italia solo quattro confronti, con due vittorie e altrettanti pareggi: due ko di fila nei quarti di finale dell’edizione 1998 e due successi ravvicinati nelle semifinali di quella 2003 (Lazio-Roma 1-2 e Roma-Lazio 1-0). Domani per lui sarà – complessivamente – il derby numero 37, ma senza ombra di dubbio sarà il più importante. Ci sono in palio mille cose, si sa, ma per uno come lui, romano e romanista, ce ne sarà una in più. È teso, concentrato al punto che ha dribblato la conferenza-stampa di oggi pomeriggio all’Olimpico delegando a Nicolas Burdisso il compito di accompagnare Aurelio Andreazzoli. Lo stress della vigilia, anche per un ragazzetto di quasi 37 anni, non è facile da gestire: Totti è il capitano dei tifosi della Roma e, in quanto tale, vive queste ore come uno della Curva Sud.

IL MESSAGGIO – Qualche settimana fa, la Roma, in collaborazione con la Nike, ha confezionato un video in prospettiva derby, e Totti ne è stato il protagonista. Immagini da brividi e parole rivolte ai tifosi: «Posso darvi novanta minuti con tutto il mio cuore, ve lo do da venti anni», il virgolettato del capitano. Che, a meno di sorprese, domani giostrerà nel ruolo di trequartista o regista d’attacco nel 4-2-3-1 di Andreazzoli. Davanti a lui uno tra Mattia Destro, l’eroe di Coppa, o Dani Osvaldo, il miglior cannoniere stagionale della Roma, da ieri sera in ritiro a Trigoria. Aurelio ha già deciso, ma ufficialmente non si è fatto scappare niente.

LAMELA VICE MESSI – Sarà, come detto, 4-2-3-1. Con Lobont tra i pali, linea di difesa a quattro formata (da destra) da Marquinhos, Burdisso, Castan e Balzaretti; Bradley (chiesto dal Verona, se ne parlerà)e De Rossi i due mediani; Lamela, che verrà convocato dal ct argentino Alejandro Sabella per le partite di giugno di qualificazione a Brasile 2014 contro Colombia ed Ecuador al posto dell’infortunato Leo Messi, sarà l’esterno di destra, Totti il regista d’attacco, Marquinho (favorito) o Florenzi l’esterno di sinistra, Destro o Osvaldo il centravanti.

MAX E IL DG PARLANTE – In una lunga intervista al Tg1, Franco Baldini ha parlato di passato e futuro. «Andreazzoli è sempre stato percepito come una soluzione temporanea (c’era scritto nel comunicato del club…, ndr), mentre la nostra intenzione era quella di cercare – e lo stiamo ancora facendo – di vedere se lui potrà essere l’opzione giusta. Ha fatto un gran lavoro, non solo in termini di punti, e soprattutto ha cambiato l’andazzo. Abbiamo sempre voluto considerare Andreazzoli come un probabile, possibile allenatore per la prossima stagione e siamo ancora allo stesso punto. Allegri? La Roma è stata cercata da tanti allenatori perché questi tecnici pensano che la squadra abbia un potenziale importante. Sì, anche Allegri, che ha manifestato più volte l’apprezzamento e la stima per la Roma». Cos’è: un tentativo di far cacciare Allegri dal Milan, visto che la matassa ancora non si sbroglia? Battute a parte, Max stasera sarà a Wembley per seguire la finale di Champions. Al suo fianco, Adriano Galliani. Mah… E chissà che tra gli allenatori che hanno cercato la Roma (ma non dovrebbe essere il contrario?) non ci sia anche Marcelo Bielsa, da taluni individuato come il piano B della Roma. Ma occhio al piano A.A. Soprattutto in caso di vittoria della Coppa Italia.

 

Il Messaggero – M.Ferretti

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