Il Corriere dello Sport (J. Aliprandi) –Sembra quasi un paradosso, ma la Roma nel giro di quattro mesi ha totalmente ribaltato i suoi punti deboli e quelli di forza. Nella passata stagione la squadra di Mourinho soffriva enormemente il problema del gol, quello da segnare, e per gran parte della stagione è stata costretta ad aggrapparsi disperatamente alla vena realizzativa e all’estro di Paulo Dybala, l’unico degli attaccanti a trovare la porta con regolarità. Quella Roma però aveva un sistema difensivo ben consolidato e che le ha permesso, soprattutto in Europa, di arrivare in finale con pochi gol fatti e quasi nessuno subito, soprattutto nella fase finale.

La Roma di questa stagione invece per via degli infortuni non ha ancora trovato equilibrio, incassa gol ma al contrario ne segna proprio tanti. In Europa ne ha realizzati sei in due partite, in campionato addirittura diciannove in otto diventando il secondo miglior attacco del torneo dietro soltanto alla corazzata Inter. Il dato delle multimarcature è sicuramente incoraggiante per il tecnico, anche in ottica infortuni. Alla ripresa senza Dybala (due gol in A) la Roma potrà fare affidamento su Belotti, a segno tre volte in campionato, ma anche su Cristante e Aouar (due gol a testa), poi Pellegrini (ora infortunato), Spinazzola e Renato Sanches che hanno festeggiato in un’occasione. E la situazione non può che migliorare, quindi possono aumentare ulteriormente anche i giocatori a segno in questa speciale classifica.

Adesso il tecnico vuole sfruttare al massimo le situazioni da fermo, quindi i calci d’angolo e le punizioni. La difesa ha i colpi per segnare, devono solo sfruttare meglio le situazioni. A quel punto anche loro potranno iscriversi alla cooperativa del gol e aumentare ulteriormente il peso offensivo della Roma.