Conte: “Valuteremo se ci sono le condizioni per terminare il campionato”

Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa a proposito del Coronavirus. In particolare ha introdotto il nuovo decreto che porta l’Italia ufficialmente alla “fase 2”. Queste le parole del Premier:

La fase 2.

Nella fase più acuta ci sono stati dei momenti in cui l’epidemia ci sembrava fuori controllo. Avete manifestato tutti, da Nord a Sud, grande coraggio, senso di responsabilità e di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus. Dobbiamo essere consapevoli che in questa seconda fase, la fase 2, la curva di contagio potrebbe risalire, dobbiamo dircelo chiaramente. Il rischio c’è e dobbiamo assumercelo e affrontarlo, con metodo e rigore. In questa fase sarà importante mantenere le distanze di sicurezza, sarà fondamentale il comportamento di ciascuno di noi. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare che il contagio si diffonda.

Le modalità.

Bisogna rispettare le distanze di sicurezza, almeno un metro. Anche nelle relazioni tra parenti. Gli scienziati ci dicono che un contagio su quattro è in relazioni familiari. Vogliamo tutti ripartire, ma l’unico modo è rispettare le precauzioni e la distanza sociale. Se non le rispettiamo la curva risalirà e potrebbe andare fuori controllo. Potrebbero aumentare di nuovo i morti. Se ami l’Italia, permettetemi di dirlo, mantieni le distanze. Anche il Governo ha un ruolo specifico in questa fase. Dobbiamo monitorare che la curva non risalga e rimanere pronti per intervenire in modo rapido, efficace e tempestivo, laddove l’andamento dovesse ritornare a livelli critici. Stiamo tutti affrontando una prova molto dura e ci aspettano ancora dei mesi con una sfida complessa. Mi rendo conto che molti di voi, dopo settimane in casa, vorrebbero un definitivo allentamento delle restrizioni. Possiamo reagire anche negativamente in questa fase, potremmo affidarci al risentimento, potremmo prendercela con i familiari, con i politici, con il Governo, con l’Europa, con la stampa. Non mancano le occasioni. Oppure possiamo fare un’altra scelta e pensare a ciò che ognuno di noi può fare per tornare insieme ad una ripresa. Tutti nelle prossime settimane e mesi dobbiamo gettare le basi per la ripresa del Paese. Questo piano parte dal 4 maggio è ben strutturato e pensato. Devo ringraziare la nostra squadra di esperti e scienziati.

Sui dispositivi di sicurezza personali.

Nella convivenza con il virus dovremo adottare tutte le precauzioni e tutti i dispositivi di protezione personale. A questo proposito, abbiamo fissato il prezzo delle mascherine, non vogliamo che ci siano speculazioni di mercato in questo. Ci sarà un pezzo giusto, che permetta alle aziende che le producono di rientrare dei costi e guadagnarci. Ogni mascherina costerà 0,50€. Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio e avranno valore per le due settimane successive. Avranno una conferma per le misure di distanziamento sociale.

Sugli spostamenti.

Gli spostamenti rimarranno delimitati all’interno della regione e per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute. Aggiungiamo la possibilità di spostamenti per far visita a familiari e congiunti. Molte famiglie sono state separate, consentiremo delle riunioni, ma con mascherine. All’interno delle regioni sono consentiti gli spostamenti come adesso. Tra regioni, è consentito soltanto il trasporto per motivi lavorativi. Consentiamo il rientro presso il luogo di domicilio. Chi ha sintomi febbrili deve rimanere a casa ed avvertire il proprio medico di base. Il divieto di assembramento rimane, sia in luoghi pubblici che privati. Consentiamo l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici. I sindaci potranno decidere la chiusura di queste aree.

L’attività sportiva, individuale e collettiva.

Per quanto riguarda l’attività sportiva: sarà possibile allontanarsi dalla propria abitazione, ma rispettando la distanza di almeno due metri tra le persone. Per consentire una graduale ripresa, nel rispetto anche di tutelare la salute, saranno consentite le sessioni d’allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti d’interesse nazionali. Saranno consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse. Per le discipline collettive ed individuali. Abbiamo in animo di riaprire, con tutte le dovute precauzioni e cautele, musei, mostre e biblioteche ed anche gli allenamenti a squadre in campo sportivo dal 18 maggio.

Secondo lei, il segnale di una possibile ripresa del campionato di Serie A, potrebbe dare il messaggio di una ritrovata normalità o ritiene che in questo momento lo stato d’animo degli italiani non possa essere sollevato dal calcio?

Guardi lei sta facendo questa domanda ad un appassionato di calcio, che all’inizio vedeva come una cosa strana lo stop al campionato, ma ci siamo ritrovati in mezzo a questa crisi sanitaria, sociale ed economica. Tutti hanno compreso che non c’era una possibilità alternativa. Posso assicurarle che da domani il Ministro Spadafora lavorerà con gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico e tutte le componenti del sistema calcio, al fine di trovare un percorso che abbiamo già in parte definito per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti individuali, il 4 maggio, e in forma collettiva, il 18 maggio. Poi si valuterà se ci saranno le condizioni per terminare i campionati che sono stati sospesi, in questo momento dobbiamo completare tutte le riflessioni per avere un quadro generale. Sicuramente, se si riprenderà sarà in assoluta sicurezza per gli sportivi. Vogliamo bene ai nostri beniamini, e non vogliamo che loro per primi si ammalino.

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