Consiglio Regionale del Lazio. Berdini: “E’ un progetto che non considero positivo. Ci andrei molto cauto che questa opera porti benefici alle casse del Comune di Roma, porterà dei benefici alle casse di qualcuno. L’idrovora la deve pagare la Roma fino all’eternità. Noi entro 90 giorni a partire dal 3 di novembre andiamo in consiglio per la conferma o meno di interesse pubblico” – De Lillo: “Il progetto è ormai realizzato. Zingaretti e Civita prendetevi le responsabilità” – Civita: “La Roma ha consegnato tutto quello che l’amministrazione ha richiesto” – FOTO e AUDIO

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Pagine Romaniste (F.Biafora) – Continua il percorso verso la costruzione dello Stadio della Roma. Due giorni fa l’importante incontro in Campidoglio tra l’a.d. della Roma Gandini, il d.g. Baldissoni e Ginsberg con il vicesindaco Frongia e gli assessori Berdini e Meleo. Giorno importante anche oggi perché, al Consiglio Regionale del Lazio, ci sarà l’audizione di Michele Civita e Paolo Berdini. Con loro anche Annamaria Graziano, Direttore del Dipartimento di Programmazione e attuazione urbanistica di Roma capitale e Manuela Manetti, Direttore regionale politiche territorio Mobilità e urbanistica.

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Ore 18.20 – L’assessore Berdini esce da una porta secondaria mentre l’assessore Civita si ferma con i cronisti presenti.

Ore 18.00 – Termina il Consiglio Regionale del Lazio.

Ore 17.48 – Michele Civita, assessore regionale alle politiche del Territorio e Mobilità: “Come prevede la legge la Conferenza dei Servizi può fare lievi modifiche. Il pubblico interesse è stato dato dopo una Conferenza dei Servizi. Ora non ci sono pareri, ci sono osservazioni. Il Ministero dei Beni Culturali ha partecipato a quella conferenza. La Roma ha consegnato tutto quello che l’amministrazione ha richiesto. E’ del tutto privo di fondamento che la Conferenza dei Servizi ha dato ulteriore tempo alla Roma fino al 30 novembre. Lo stadio produce cubature per 1403 abitanti, quindi bisogna realizzare infrastrutture per 1403 abitanti. In una città moderna e giusta ci sono quelle infrastrutture, visto che lo stadio porta 60mila persone e sarà liberata tutta l’area dello stadio Olimpico dove c’è un casino organizzato. Se noi facciamo solo lo stadio, con i 63mila quadrati previsti dal PRG, i parcheggi li dovrebbero fare lo stesso. Non c’entra niente con la SUL ulteriore. Il ponte e lo svincolo hanno degli studi dietro, parliamo di una delle aree più congestionate di Roma. Ci sono relazioni fatte dal Comune di Roma. Sulla metro B il no era focalizzato sul fatto che c’era un’interferenza sul deposito di Magliana, ora la problematica che emerge è che con la biforcazione ci sono ritardi sull’altra parte. Una modalità di gestione si può però immaginare no? Ci sono nuove tecnologie. Da parte nostra c’è  la massima disponibilità, ma se si pensa che queste opere siano inutili si deve avere il coraggio di andare in Consiglio Comunale. Le leggi vanno rispettate, quindi a marzo dobbiamo finire. Infine la vicenda sulla variante urbanistica. I tre articoli sugli stadi inseriti nella finanziaria non derogano da nessuna parte sulle normali procedure urbanistiche. Derogano su due punti: il Comune deve valutare l’interesse pubblico, deve dire se c’è o meno; il secondo è che la Conferenza dei Servizi è decisoria, non bisogna più fare la licenza a costruire, se è in attuazione del PRG la indice il Comune di Roma, se non lo è  c’è una variante e va esplicitata. Non c’è alcuna deroga urbanistica in materia. La variante deve essere adottata dal Consiglio Comunale, poi pubblicata e poi in sede di Conferenza decisoria sarà discussa. L’adozione e la pubblicazione della variante sono fondamentali, se non avvengono viene a cadere tutto ciò. Io dico, non fateci perdere tempo, abbiate il coraggio di dire con chiarezza la posizione del Comune, parlano gli atti formali, non le numerose dichiarazioni fatte sui giornali. C’è una delibera di interesse pubblico e i pareri degli uffici comunali, noi siamo disponibili ad entrare in merito su tutto, ma basta che ci sia chiarezza. Noi faremo la nostra parte“.

Ore 17.46 – Fabio De Lillo (Cuori Italiani): “I cambiamenti che dice lei si possono fare in corso d’opera o bisogna ripartire da capo?“. Replica Berdini: “E’ chiaro che se c’è il consenso da parte del proponente e della Regione Lazio noi chiudiamo la Conferenza dei Servizi con la variazione dell’interesse pubblico“.

Ore 17.28 – Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica: “Ho messo alcune argomentazioni concrete sul campo, fatte da me sulla base di pareri regionali, di fronte a ciò ci si diverte da matti e voi dite che ho detto no allo stadio. Fate come volete. Lo ripeto, l’amministrazione comunale è favorevole alla realizzazione dello stadio, sarà difficile ritornare a zero nel procedimento. La localizzazione è stata scelta unilateralmente dal privato. Il fatto di pagare delle opere pubbliche con delle volumetrie è abbastanza discutibile. Il ponte sul Tevere è già in appalto (si andrà in Primavera), sarà legittimo o no dire che quel ponte già c’è? Sarà legittimo non avere due ponti a distanza di un chilometro? E’ legittimo dire che la metro B non si può sfioccare alla Magliana? Visto che cadono due pilastri infrastrutturali che tenevano lo stadio dobbiamo ingoiare tutto? Perché mi avete chiamato in audizione? Se dobbiamo ingoiare lo stadio con tre torri da un milione di metri cubi che mi avete chiamato a fare? Che facciamo noi, cancelliamo gli uffici a Bufalotta e poi regalo degli uffici a Tor di Valle? E’ coerente questo ragionamento? E’ un fatto di urbanistica. Sembra incredibile, ma dal cronoprogramma noi dobbiamo portare in giunta una variante senza avere i documenti definitivi. E’ questo il ruolo del Comune? Portare un qualcosa il 16 novembre con i documenti che arrivano il 30 novembre? In quella zona ci sono 63mila metri quadrati di cemento e tutto ciò non è sufficiente per costruire lo stadio? Allo Juventus Stadium o alla Dacia Arena ci sono i grattacieli vicino? Il piano regolatore prevede 63mila metri quadrati, con lo stadio che occupa 53 mila metri quadrati. Quindi ci sono altri 10mila metri quadrati da destinare a negozi e altro. Sui giornali c’è un tritacarne, ognuno esce come gli pare. Io ho proposto che a Roma venga realizzato uno stadio che dal punto di vista naturalistico è straordinariamente bella. Ho proposto questa soluzione con 10mila metri quadrati commerciali, sarebbe una cosa straordinaria. Abbiamo la sicurezza che una società seria come la Roma accetterà un punto di vista differente. E’ una macchina scellerata quella di realizzare cemento dopo la costruzione di opere pubbliche. La mala-urbanistica ha portato 13,5 miliardi di debiti. Vogliamo uno stadio in un’area ambientalmente sana, che resti per sempre. Vi ringrazio. Noi entro 90 giorni a partire dal 3 di novembre andiamo in consiglio per la conferma o meno di interesse pubblico. Lo faremo con assoluta trasparenza. Dateci tempo, ci sono ancora dei giorni. La parte positiva del progetto non l’ho detta, ma c’è perbacco!“.

Ore 17.23 – Riccardo Agostini (Partito Democratico): “Rilevo una contraddizione, che sta nella stessa Conferenza dei Servizi, la maggioranza chiede ai proponenti di fare alcune modifiche, su cose già votate dal consiglio comunale. C’è un atto formale del Consiglio di Roma. Ha dato degli indirizzi e si apre la Conferenza dei Servizi. Come il Comune di Roma intende esercitare la sua funzione all’interno della Conferenza dei Servizi? Serve un atto formale, non solo politico“.

Ore 17.22 – Silvia Blasi (Movimento 5 Stelle): “Nessuno ha controbattuto alle cifre portate da Berdini. Che benefici porta ai cittadini? Nessuno lo dice. Non siamo ancora alla fine dell’iter, c’è ancora del tempo davanti a noi“.

Ore 17.16 – Antonio Aurigemma (FI): “Se la Conferenza dei Servizi va avanti chiederò i danni, visto che è palese che il Movimento 5 Stelle non ha voglia di fare lo stadio“.

Ore 17.11 – Devid Porrello (Movimento 5 Stelle): “Io non ho sentito un no dall’assessore Berdini. E’ chiaro che ci devono essere delle condizioni poste. E’ un progetto che pagheranno i nostri figli. Ci sono degli oneri a carico dei cittadini, oneri incredibili. Non solo benefici. Ci sono opere a carico della collettività. Le vogliamo dire queste cose? Berdini doveva dire quanto è bello lo stadio e forza Roma? Nessuno ha detto no allo stadio, ma non può essere un sì su uno scompenso che va a carico dei cittadini. Le parole dell’assessore le ho molto apprezzate, il quadro è molto chiaro ed evidente. Voi non usate la parola stadio come la uso io. Per voi stadio significa stadio e 86% del progetto che non è stadio. Per lo stadio in sé è sì“.

Ore 17.05 – Fabio Bellini (Partito Democratico): “Che storia avete raccontato alla Roma che si è detta soddisfatto dopo l’incontro con lei e Frongia? Questi elementi così netti li avete esposti a loro?“.

Ore 16.49 Pietro Sbardella (Gruppo Misto): “Se sono pro o contro lo stadio rileva poco. Quello che ha detto Valeriani lo ritengo aberrante sia dal punto di vista politico che legislativo. Come fa a dire che non ci deve essere continuità amministrativa? Lo chiediamo ad Alemanno, a Marino, alla Raggi e a chi verrà dopo?“.

Ore 16.42 Massimiliano Valeriani (Partito Democratico): “Io considero questo progetto una grande sfida per la città, un’occasione per la città. Ho notato una certe leggerezza nelle sue parole assessore Berdini, come fossimo in un comitato di quartiere. Noi stiamo facendo questa audizione nel mentre della Conferenza dei Servizi, non prima dell’inizio di questa. C’è stato già un interesse pubblico. Fate un atto formale che nega l’interesse pubblico per interrompere questo progetto. La maggioranza ha tutto il diritto di interrompere il progetto, anzi ha il dovere di esprimere il proprio punto di vista in modo chiaro. Non sarebbe più serio chiudere il tiki-taka? Questa discussione rischia di impantanarsi. Dite chiaramente quello che volete fare. Visto quello che dite fate un atto formale. Il Comune di Roma non è più convinto e se non c’è voglia di farlo si ricominci da capo, poi giudicheranno i romani“.

Ore 16.36 – Antonio Aurigemma (FI): “Qui si tratta di valorizzare il territorio. Tor di Valle è completamente abbandonata a sé stessa. Lei oggi ci ha motivato un ‘no’. Sono opinioni che rispetto, ma che non condivido. Lei viene qui da politico, non da tecnico. Non vorrei che questo continuo rimpallo di competenze tra Comune e Regione vada a discapito dei cittadini. L’amministrazione comunale non vuole fare lo stadio. Lei avrebbe individuato altre zone, nulla lo vieta. Ma fate degli atti senza far andare avanti la Conferenza dei Servizi. Che senso ha continuare a tenere impegnati e bloccati gli uffici sia della Regione che del Comune su un’opera, che da quello che lei oggi ha esposto, su cui non siete convinti? Che senso ha che la Regione non prenda una posizione netta? Si licenzi immediatamente un provvedimento secondo le norme previste“.

Ore 16.33 – Francesco Storace (La Destra): “L’assessore Berdini non credo che parli a titolo personale, parla per la Giunta. Il problema è quindi serio. Lei oggi ci ha detto che lo stadio non si fa sostanzialmente, non credo che i proponenti possano accettare queste condizioni. Il Comune deve valutare se ci sia un beneficio per la città o meno e se c’è un beneficio spendere dei soldi o meno. Non è che se qualcosa costa non bisogna farlo. Nella sua relazione non ho trovato neanche uno spunto positivo sul progetto. Qui tutto è negativo. Voi avete approvato in Giunta un cronoprogramma o sbaglio? C’era scritto che il 16 novembre la variante andava portata in Giunta. La legge prevede modifiche strettamente necessarie in Conferenza dei Servizi“.

Ore 16.22 – Fabio De Lillo (Cuori Italiani): “Il consumo del territorio della nostra città ritengo vada anche utilizzato dai cittadini di Roma, hanno il diritto di frequentare tutte le zone di Roma con massima accessibilità e sicurezza. C’è un assoluto degrado e un’assoluta insicurezza in quei luoghi. Lei assessore ha chiarito un pensiero ben chiaro da tempo, ci ha detto che è contrario a tutto ciò che ha sottolineato, ma in realtà il progetto è ormai realizzato. Spesso è capitato di accettare progetti che arrivano da amministrazioni precedenti. Ma questo progetto, con la conferenza dei servizi è determinato, è finito e realizzato. La Regione Lazio ha ricevuto un procedimento che terminerà con la Conferenza dei Servizi. Zingaretti e Civita devono dirci davanti a tutti se vogliono concludere questo procedimento, la decisione è nelle loro mani, prendetevi le responsabilità. La palla passa alla Regione, ci deve dire se vuole terminare questo iter con la Conferenza dei Servizi, non può ridare la palla all’Assemblea Capitolina. Sono contento della sincerità, anche impopolare, di Berdini. Va ancora una volta a lui la mia stima. Se avesse avuto dall’inizio il procedimento lo avrebbe fatto diversamente. Alla Regione dico, volete chiudere questo iter? La nostra città ha bisogno di questi investimenti. Qualcuno si è preso una responsabilità e deve andare avanti. Il progetto rilancia Roma. Si farà uno dei più parchi di Roma, realizzeremo come Regione, se Civita si prenderà l’impegno, un parco pubblico che sarà di 62 ettari, poco più piccolo di Villa Borghese, che è di 80 ettari. Potremo andarci in bicicletta, potremo andarci con i bambini. Sarà un’opera straordinaria anche dal punto di vista ambientale“.

Ore 16.01 – Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica: “Non so dove i consiglieri regionali abbiano potuto vedere mie conferenze stampa, io sono stato molto riservato, racconto ora la posizione dell’Assessorato. Spero che accettiate il mio ragionamento di coerenza. Tolgo alcuni bastoni rispetto al cammino che mi aspetta in questi 10 minuti. La variazione urbanistica c’è, non sono io a portarla. E’ un progetto che non considero positivo. Voglio che sia positivoSono ben convinto che se la Roma avesse scelto un’altra zona, una zona abitata in cui i bambini scendevano di casa e avrebbero trovato la propria squadra, io ne sarei stato molto felice. Lì i bambini non possono andare a giocare a calcio. L’area di Tor di Valle è accessibile solo tramite mezzi carrabili. Siamo a favore dello Stadio della Roma, ma molto meno felici su come è stata scelta l’area. Lo straordinario regalo che fa la Roma alla città diminuisce mano a mano che si leggono le carte. Io sono stato abituato in questi anni a sentirne di tutti i colori, mi hanno sempre alzato il cartellino rosso. La Sapienza ha fatto benissimo a mostrare i progetti, ma io vorrei vederli in faccia quando dicono che può essere una molla per Roma, guardate il caso della Bufalotta, di cui si diceva che avrebbe risollevato Roma. Ci andrei molto cauto che questa opera porti benefici alle casse del Comune di Roma, porterà benefici alle casse di qualcuno. Come mai Roma ha 13,5 miliardi di deficit se il futuro è sempre straordinario? Se lo Stato volesse l’amministrazione capitolina potrebbe andare nel baratro. Il Comune sta sprofondando nei debiti. La Regione Lazio è stata molto generosa con la Roma, che non ha consegnato i documenti il 3 novembre del 2016, ma potrà consegnare i documenti fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in consiglio comunale in 16 giorni di istruttoria. Ci sono richieste molto pesanti da parte dei nostri uffici. Si dice che questa Giunta dice sempre no, ma non è vero. La follia dell’area scelta è data dai numeri. Nello specchietto del conto economico presentato dalla Roma c’è un sistema di smaltimento delle acque piovane che costa al Comune 9,6 milioni. Saranno costruite delle idrovore, che saranno gestite per l’eternità dal Comune di Roma. La pioggia scende copiosa, dove è l’interesse pubblico in questa cosa? Questa opera va fatta pagare alla Roma, la deve gestire da qua all’eternità, noi non siamo disposti a farlo. Noi questa idrovora non ce la prendiamo in carico. Togliendo 9,6 milioni di euro togliamo una parte delle torri. E’ stata conclusa la conferenza dei servizi del Ponte dei Congressi. Per questo ponte spendiamo 140 milioni di euro, mi chiedo se sia sostenibile per una città fare un progetto importante che sta a circa ad 800 metri sulla linea della Via del Mare e fare un altro ponte duplicato. O si utilizza il Ponte dei Congressi o è un problema della Roma, non è nostro. Togliamo 42 milioni del ponte e 48 milioni dello svincolo della Roma-Fiumicino. Sono 90 milioni di euro tolti. Almeno la metà degli utenti che arriva allo stadio deve arrivare su ferro. Il prolungamento della metro B è assolutamente deleterio dal punto di vista del funzionamento infrastrutturale. Per andare a lavoro all’Eur aumento di 3 volte i tempi di concorrenza. E’ possibile sfioccare una metropolitana per 1-2-3 partite di calcio? Ci sono i documenti dei nostri uffici, questa cosa non si può fare. Cade quindi un altro pilastro da 54 milioni. Come ci arriviamo a questo stadio? Se noi portiamo a questa città la ristrutturazione della Roma-Lido sono d’accordo. Facciamo il ponte subito. Trasformiamola in metro. Se non c’è questa si cancella una delle condizioni principali dello Stadio della Roma, anzi lo stadio e i tre grattacieli. Parliamo di 400 milioni per la messa in sicurezza e la trasformazione in metropolitana. Abbiamo tolto un bel pacchetto di soldi per far crescere le volumetrie delle torri. Ogni euro è sacro se tolto dalle tasche dei cittadini. L’Atac ha dato in appalto la trasformazione della stazione di Tor di Valle. Nel progetto c’è una nuova fermata che costa all’erario 13 milioni. Non mi sento di reggere l’impatto di queste cifre. Noi stiamo ristrutturando qualcosa, poi la demoliamo per fare qualcosa di nuovo che ci costa 13 milioni. Ci sono parcheggi pubblici di dimensioni gigantesche. Noi dovremmo pagare dei soldi per questi parcheggi? Se la Roma vuole fare lo stadio, e io firmo domani mattina per fare lo stadio, io parcheggi li paga lei. Quando andiamo allo Stadio Olimpico, e io sono tifoso della Roma, vedo dei parcheggi sporchi. Io mi dovrei prendere in carico 100 milioni di parcheggi che non so mantenere? Chi altro li potrebbe prendere in carico questi 100 milioni dei quattro parcheggi pubblici? La Roma deve rinunciare sulla base dei ragionamenti fatti, ci sono circa 220 milioni che non servono. Saremo ben felici di firmare la realizzazione dello Stadio della Roma con i dati previsti dal PRG (piano regolatore, ndr). Ci sono tante zone di Roma che possono avere un recupero di immagine strepitosa. Il degrado di Tor di Valle è indescrivibile, ma ci sono 220 milioni di soldi pubblici, finisce per sempre il fatto di pagare opere pubbliche con volumetrie”.

Ore 15.53 – Antonio Aurigemma (FI), Vice Presidente Commissione Politiche sociali e salute: “Nell’ultima seduta della Conferenza dei Servizi l’incaricato del Comune è stato smentito da lei stesso assessore Berdini. Questa è l’unica opera importante rimasta dopo il no alle Olimpiadi e tutti gli altri no. Vogliamo capire cosa volete fare“.

Ore 15.53 – Adriano Palozzi (FI), Vice Presidente Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica: “Lo Stadio della Roma è un’infrastruttura importantissima per tutta la città di Roma. E’ una fase complicata per la città e questa può essere una forma di grande rilancio sportivo ed economico della città di Roma. E’ un volano importante per le altre società anche. Ci lascia un po’ perplessi il fatto di non aver capito la posizione del Comune di Roma, qualcuno dice sì, altri no, altri forse, altri sì ma leviamo una torre, altri tutte le torri. Così diventa una barzelletta, ma è una cosa molto seria, vogliamo avere posizioni chiare per far capire a questa commissione qual è lo stato attuale e vedere dove il Comune vuole andare a parare“.

Ore 15.45 – Prima dell’inizio dell’audizione Francesco Storace, consigliere generale, fa partire “Grazie Roma” tra le risate degli altri consiglieri.

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Ore 15.43 – L’assessore Michele Civita è stato intercettato dai cronisti presenti. Queste le sue parole:

Ci dice qualcosa su questa audizione?
Che vi devo dire? Discuteremo.

Lo stadio è più vicino?
Lo dovete chiedere al Comune.

Lei è parte in causa…
L’abbiamo detto più volte che noi siamo per fare un lavoro serio in Conferenza nel rispetto delle leggi e delle procedure. Addirittura abbiamo messo in campo un ufficio di scopo per analizzare meglio il progetto.

Si è avvicinato anche il M5S…
Non lo so, vediamo. Vedremo in futuro.

Ore 15.36 – E’ arrivato Paolo Berdini che non rilascia dichiarazioni.

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Ore 15.30 – E’ atteso l’arrivo dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini.

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