Conferenza stampa Luis Enrique: “Non penso al mio futuro, ma già lo conosco. Stekelenburg non dovrebbe farcela”

Nella vigilia di Chievo-Roma, Luis Enrique, tecnico dei giallorossi, incontra i giornalisti nella consueta conferenza stampa prepartita. Dopo il pareggio contro il Napoli la Roma si trova al settimo posto in classifica, a 4 punti dalle 4 squadre che occupano il terzo posto. Queste le parole dell’allenatore spagnolo:

Non ho ancora deciso il mio futuro, penso solo alla partita con il Chievo e cercare di vincere il  match. Se perdiamo di nuovo usciamo definitivamente dalla lotta all’Europa. Sono molto motivato per questa sfida, non è cambiato niente rispetto a due giorni fa. Non mi sento solo, ci sono Elena (Turra, ndr) e Claudio (il traduttore). Quanti giocatori abbiamo bisogno per essere competitivi ai massimi livelli? E’ una bella domanda, ma non è il momento giusto per rispondere. De Sanctis ha perso tempo dopo il gol e Totti si è arrabbiato, questo significa che la mia squadra cerca sempre di vincere, ogni tanto si è detto che non eravamo all’altezza, ma io vedo sempre i ragazzi che sono delusi se non riescono a fare quello che vogliono e la rabbia dopo ogni sconfitta, con tanta voglia di rifarsi. Alla fine contano i risultati e quelli sono disastrosi, quello che più dispiace è che i tifosi possano aver pensato che i giocatori non si impegnano, ma non è assolutamente così. Io preferisco vincere che pareggiare, ogni tanto abbiamo perso per cercare di vincere, ma è una responsabilità che mi prendo io. Sarebbe bello sapere la percentuale della gente che sta con me e contro, non è cambiato niente rispetto a due giorni fa, non mi interessa niente, voglio solo lavorare. Sono molto orgoglioso di fare parte della Roma, ci sono due possibilità per il mio futuro: rimanere o andare via. Ho sempre detto che sono un allenatore diverso, forse sarò il più scarso della serie A, quando sarà il momento parlerò con la società e dirò ciò che voglio e prenderò le mie decisioni. La mia idea però già ce l’ho. Non siamo in emergenza in attacco, non mi piace questo termine, Bojan ha un problema al polpaccio, ma se non ce la farà ci sarà spazio per Tallo o Piscitella o qualcun’altro. Il Chievo è una squadra molto forte, mi ricordo la gara di andata, il tecnico ha fatto un ottimo lavoro. Noi in trasferta abbiamo avurto grosse difficoltà, spero di ripetere la gara contro il Napoli, in questo campionato c’è molto equilibrio. Stekelenburg non penso che sarà della partita. Non so se saremo più liberi, so solo che la squadra ha fatto un ottimo primo tempo, non credevo avrebbe fatto così bene, dopo però quando gli avversari hanno attaccato di più abbiamo sofferto un po’ troppo, forse per la paura di vincere e siamo usciti dalla partita, comunque il risultato credo sia stato quello giusto. Non ha senso avere rimpianti, abbiamo sprecato tante opportunità durante la stagione, anche quella contro la Fiorentina. E’ un peccato perchè se avessimo fatto leggermente meglio avremmo potuto combattere per qualcosa di più importante. Per me Pjanic è un giocatore unico, ha fatto una stagione di altissimo livello, qualche alto e basso è normale, ma credo abbia fatto una buonissima stagione. Con i calciatori di 21-22 anni bisogna avere un po’ più di pazienza. Non è giusto fischiare i giocatori in generale, ma con i giovani è ancora più sbagliato, si parla di ragazzi che hanno cambiato completamente la propria vita, sono arrivati da poco. Io credo che tra 5 anni questi giocatori faranno grande la Roma, insieme con gli acquisti che si faranno. Contro la Fiorentina De Rossi ha giocato a centrocampo e anche domani giocherà in quella posizione. Io non avevo aspettative all’inizio dell’anno, non ho mai parlato di obiettivi perchè l’obiettivo era fare il meglio possibile, cercare di fare un gioco diverso, ogni tanto ci siamo riusciti, ogni tanto no. L’obiettivo di questa stagione era cercare di vincere ogni partita. Non mi piace vedere questi alti e bassi, se sono successi un motivo c’è stato. Io ho visto qualche partita della Roma della scorsa stagione e sapevo come giocava e ora so come gioca la mia squadra. Per me il modo migliore per arrivare ad un risultato è con il gioco, non ho mai detto che è il percorso più corto, credo che sia il migliore, sapere come si arriva al risultato. Io credo che tutti i calciatori sono migliorati, per molti era la prima stagione in un paese diverso. Credo che la Roma avrà un ottimo futuro se questi ragazzi continueranno a giocare insieme. La squadra deve pensare solo a vincere la partita con il Chievo, io sono un combattente dal giorno in cui sono nato, sono asturiano, siamo fatti così. Mi aspetto una grande partita stasera tra Manchester United e Manchester City, sarà un bellissimo spettacolo, è sempre bello vedere le gare di Premier League“.

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