Comunque derby. «Caffé, cornetto e pranzo Olimpico»

La Gazzetta Dello Sport (C.Zucchelli – E.Bergonzini) – L’ irritazione, il dubbio, ma anche un po’ di sana indifferenza. Il derby alle 12.30, per i romanisti, è argomento rilevante sì ma prioritario no, perché con la Juve a 6 punti e uno scontro diretto (in casa e di sera) da giocare, la Roma deve pensare «a vincerle tutte. Pure di mattina alle 7». E infatti, visto che i tifosi ci credono, nel primo giorno di vendita libera, sono stati staccati oltre 4 mila tagliandi. Nelle radio e sui social network, ovviamente, se ne è discusso parecchio e un consenso o una bocciatura unanime non c’è. Ci sono gli intransigenti: «Giocare una partita che può essere decisiva per lo scudetto alle 12.30 è una follia, altera gli equilibri dei giocatori», ci sono quelli che temono che «la scusa del marketing sia finta, non è che magari lo fanno all’ora di pranzo perché hanno tolto le barriere?», e ci sono, anche, quelli per cui «ormai nel calcio di oggi bisogna abituarsi. A me interessa chi e come si gioca, non quando e a che ora».

GLI EX – Dello stesso avviso anche gli ex giocatori di fede giallorossa che intervengono nelle varie emittenti: per Pruzzo «non bisogna meravigliarsi, ma solo abituarsi», per Delvecchio «in fin dei conti, anche se non è il massimo, bisogna vincere a qualsiasi orario», per Righetti, «la Juve lascerà qualcosa per strada e serve approfittarne». Detto che c’è anche chi è convinto che «si cambierà orario, tranquilli perché ce pensa Lotito», c’è anche chi dice che, in fondo, avere la domenica libera non sia poi così male. Per tutti, il programma, culinario anche, di tale David Petti, su Facebook: «Sveglia, cornetto e cappuccino, partita, pasta al forno riscaldata, riposino, aperitivo, cena».

QUI LAZIO – Reazioni contrastanti anche sull’altra sponda del Tevere. Fabri89 è assolutamente contrario: «Lo sono concettualmente. Le partite dovrebbero essere tutte alle 15. Passi per il serale, ma giocare gare così delicate negli orari che fanno comodo agli asiatici è ingiusto nei confronti dei tifosi». Simile il discorso di Lollo77: «Stravolgi le tue abitudini e le tue tradizioni per rendere il tuo calcio appetibile per il mercato asiatico». Per eagle65 c’è un problema logistico: «A quell’ora giocano i bambini della scuola calcio, compreso mio figlio…». Massy63 vede invece il bicchiere mezzo pieno: «Due ore di ansia in meno». Frappa la prende con ironia: «Colazione con cornetto e cappuccino a Ponte Milvio». A Gabroirr infastidisce che non si rispetti la tradizione: «Un tempo il giorno del derby era bello godersi le partite degli altri prima di andare allo stadio insieme agli amici. Così, finita la partita, prima di arrivare a casa è già metà pomeriggio e la domenica è andata».

BIGLIETTI – Sulla sponda biancoceleste la vendita dei biglietti con prelazione per gli abbonati comincerà questa mattina alle 12 in punto. I tagliandi si potranno acquistare presso i punti vendita Lazio Style 1900 e presso i Listicket­ Ticketone abilitati dalla società laziale. La vendita libera comincerà invece sabato 22 aprile. Dalla Lazio intanto fanno sapere di essere soddisfatti per l’inizio della campagna abbonamenti che è partita mercoledì. «Sono già tanti tifosi, sia vecchi che nuovi, che si sono abbonati – ha spiegato il responsabile marketing Canigiani –. Aver registrato gli abbonamenti di nuovi sostenitori è un segnale molto positivo». Il nuovo abbonato, inoltre, avrà anche il diritto di prelazione sul biglietto per la finale di Coppa Italia. Perché gli orari delle partite possono irritare o lasciare indifferenti. Ma a certe sfide i tifosi non possono proprio mancare. Indipendentemente da anticipi e posticipi.

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