Compleanno giallorosso con la gran festa rinviata alla Roma di Di Francesco

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Dieci anni fa, per il com­pleanno numero 80, la società organizzò una fe­sta in grande stile all’Olimpico con tutti i simboli del club. Lo scorso anno la Roma scelse pro­prio il 7 giugno per annunciare l’ultimo rinnovo di Francesco Totti. Oggi, che la cifra sarà ton­da, le celebrazioni saranno di profilo più basso: il capitano ha appena smesso, Pallotta è a Bo­ston, i dirigenti sono impegnati nella ricerca del nuovo allena­tore e i tifosi brinderanno poco al novantesimo compleanno della Roma. Perché per la mag­gior parte di loro la vera festa è ­- e sarà, già si stanno organiz­zando raduni e ritrovi ­- il 22 lu­glio.

DISPUTA – D’altronde, come per il logo, la disputa sulla data di nascita del club va avanti da qualche anno. Per la gente è il 22 luglio, la società ha invece voluto chiarire, con tanto di do­cumenti pubblicati sul sito, co­me l’accordo per la fusione di Fortitudo­Pro Roma, Alba­Au­dace e FootBall Club di Roma, che ha dato vita all’As Roma, sia stato raggiunto un mese e mez­zo prima, il 7 giugno. Quello che mette tutti d’accordo, inve­ce, è l’anno di nascita: 1927, 90 anni, quasi tutti in Serie A.

INIZIATIVEOggi il club ripri­stinerà su sito e social i colori della tradizione del club (giallo e rosso), cosa che da qualche tempo è già avvenuta a Trigoria e all’interno del canale temati­co, e ci saranno parecchi conte­nuti multimediali dedicati alla ricorrenza. Niente di più, nien­te feste speciali ­- almeno per ora – ­, e sembra passata una vita non solo dalla serata all’Olim­pico per gli 80 anni, ma anche alla mostra organizzata dal­l’Utr a Testaccio (gratuita) che richiamò centinaia di migliaia di tifosi, con file all’ingresso lunghe oltre centro metri. L’Unione tifosi romanisti, però, qualcosa ha deciso di fare an­che stasera, con un evento in­trodotto dallo spettacolo «Noz­ze di Rame… Forse» della com­pagnia «Gli Incerti del Mestie­re», tutti avvocati con la passione per il palcoscenico. Una pièce scritta da Tiziano Le­ pone e amichevolmente diretta da Enrico Vanzina, quanto mai adatta alla giornata, perché metterà in evidenza le follie che i tifosi giallorossi sono pronti a compiere pur di seguire la loro squadra del cuore. L’appunta­mento è al Teatro Italia dalle ore 20.30, previsto un franco­ bollo celebrativo, la presenza di alcune vecchie glorie e anche di qualche rappresentante della società.

ALLENATORE? – Difficilmente ci saranno calciatori: chi è in va­canza, chi in Nazionale, hanno tutti lasciato la capitale, esclusi Emerson, Florenzi e Totti, che però calciatore non lo è più. Al­trettanto difficilmente la Roma si regalerà oggi il nuovo allena­tore, che sarà il cinquantasette­simo della storia del club. Il pri­mo è stato Garbutt, l’inglese da cui nacque il termine «mister» per i tecnici italiani, l’ultimo dovrebbe essere Di Francesco, uno che nella Roma è stato sia giocatore sia team manager. Una storia, la sua, dal campo al­la panchina, che ripercorrereb­be quella dei vari Masetti, Degni, Brunella, Bernardini, Serantoni, Nordahl, Kriezu, Tes­sari, Sormani, Spinosi, Voeller, Ranieri, Capello, Conti e Mon­tella. Nomi importanti, prota­gonisti di questi 90 anni di sto­ria romanista.

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