Clinica Champions: i valori distorti dai tanti infortuni

Quando la Champions muta geneticamente (debutterà anche il Var) è sempre un’altra storia: ottavi, scontro diretto, dentro e fuori, passo io e tu vai a casa. Da domani vedremo un calcio diverso, c’è poco da fare. Prendiamo il Porto che domani aprirà gli ottavi all’Olimpico contro la Roma: gli mancano dei titolari (Marius, Marega, Pererira e Aboubakar), in campionato pareggia persino con la Moreirense e la sua leadership è stata messa in discussione da Braga e Benfica. Quello un tempo abitato da Mourinho è un ambiente abituato a certe sfide, meno lo sono l’attuale allenatore, l’ex laziale Conceicao, e alcuni giovanotti della rosa. Di contro la Roma ha perso Schick e non ha ancora ritrovato Ünder, che non è poca cosa. Di Francesco ha una ricca chance ma soltanto se riavrà Manolas e se i centrali di centrocampo faranno ciò che devono, anche se sappiamo che De Rossi è appena rientrato e Cristante, in progresso, è un adattato in quella zona del campo. Però è lì che la Roma, le cui guide “sprituali” restano Zaniolo e Dzeko, può uscire o andare ai quarti. Lo scrive La Repubblica.

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